Andrea Favero, accusato dell'omicidio della compagna Giada Zanola, resta in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato.
Il 39enne, apprende l'ANSA da fonti qualificate, si è avvalso davanti al gip della facoltà di non rispondere. Il giudice, nell'interrogatorio di garanzia, non ha convalidato il provvedimento di fermo di indiziato di delitto, ritenendo non vi siano i presupposti del pericolo di fuga.
Ha accolto però il restante impianto accusatorio della Procura, ritenendo sussistano 'gravi, precisi e concordanti' indizi di colpevolezza, ed ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare.
Nel pomeriggio, a Padova, è prevista anche l'autopsia sul corpo della vittima, investita da un mezzo pesante dopo essere stata gettata dal cavalcavia dell'autostrada, a Vigonza.
Dall'esame autoptico, e da quelli tossicologici, si attendono risposte importanti sulle modalità ella morte di Giada, in particolare se la donna potesse essere già morta quando è stata lanciata dal viadotto sulla carreggiata autostradale.
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