L'ultimo abbraccio, disperato e commovente, lungo minuti. Poi la forza della corrente vince i drammatici tentativi di restare uniti e li trascina via. Sono spariti così, nel nulla, tre giovani, che nel primo pomeriggio avevano imprudentemente deciso di fare una passeggiata nel greto del torrente Natisone, nei pressi del ponte Romano, a Premariacco, in provincia di Udine.
Un momento di relax ma nel posto e nel momento sbagliato, perché c'era un'allerta meteo gialla in corso (con allagamenti e disagi in tutto il Friuli Venezia Giulia, soprattutto a Lignano, ma anche in tutto il Nordest) e il fiume è soggetto a piene improvvise, come ammoniscono i tanti cartelli affissi in zona, che espongono il divieto assoluto di balneazione per il pericolo di annegamento.
La situazione è precipitata nell'arco di pochi minuti. I tre - un ragazzo e due ragazze, di età tra i 20 e 25 anni - avevano raggiunto a piedi un isolotto dove hanno trascorso gli ultimi istanti ignari del pericolo imminente. Quando il livello dell'acqua ha iniziato a innalzarsi, era già impossibile tornare a riva. La scelta è stata quella di cingersi vicendevolmente con le braccia, in attesa che arrivassero i soccorsi. L'allarme è stato lanciato dall'autista dello scuolabus che stava facendo servizio in zona. Assieme a lui altri passanti hanno avvistato il terzetto in crescente difficoltà. L'arrivo dei vigili del fuoco è stato celere, ma la situazione era già compromessa. Non avendo il tempo di poter allestire una diversa modalità di salvataggio, i pompieri si sono ancorati sull'autoscala e si sono calati dal ponte per cercare di raggiungere i tre giovani. Hanno anche lanciato delle funi nella loro direzione. Quando i ragazzi si sono sciolti dall'abbraccio per cercare la salvezza, un drappello di persone ha assistito, impotente, a una scena che difficilmente scorderà e che è stata immortalata dagli smartphone, estratti dalla tasca nella speranza di inquadrare il lieto fine.
Ad uno ad uno, il ragazzo e le due ragazze sono transitati a pochi centimetri dalle corde: hanno allungato le mani, hanno annaspato cercando di tirare fuori la testa dall'acqua, ma proprio in quel frangente la corrente ha accelerato e sono spariti. Appena dopo il ponte c'è una forra con numerose rocce sporgenti e almeno uno dei dispersi è stato visto mentre vi finiva contro a velocità elevata. I vigili del fuoco hanno immediatamente allertato l'elicottero Drago decollato da Venezia, che ha sorvolato per l'intero pomeriggio tutto il torrente assieme al velivolo dell'elisoccorso regionale Fvg. Le ricerche si sono concentrate nel tratto fino alla confluenza con il fiume Torre, che a propria volta poi si immette nell'Isonzo. Da terra decine di pompieri dei reparti fluviali specializzati hanno risalito il Natisone, mentre i sommozzatori hanno scandagliato alcuni tratti immediatamente a valle del ponte Romano.
Per tutti un'impresa improba e rischiosa: la piena è divenuta con il passare delle ore sempre più impetuosa. I carabinieri della Compagnia di Cividale si sono invece concentrati sull'identità dei dispersi, partendo dall'unico elemento utile: la presenza di un'auto nel parcheggio adiacente alla "spiaggia" utilizzata solitamente in estate dai bagnanti. I riscontri hanno portato, in serata, a ipotizzare che i tre ragazzi possano essere cittadini di origine romena: le ragazze domiciliate nella conurbazione di Udine. Sono stati avvisati i famigliari. Le ricerche - hanno assicurato i vigili del fuoco - proseguiranno per tutta la notte e fino a quando sarà necessario, anche se le speranze di ritrovare vivi i tre ragazzi sono praticamente azzerate, considerate le condizioni estreme ed anche la temperatura bassissima del torrente sin da quando li ha travolti.
Si tratta di una ragazza di 20 anni, figlia di genitori rumeni, residente a Campoformido (Udine), nata a Colleferro (Roma); l'altra ragazza, di 23 anni, era invece giunta tre giorni fa dalla Romania per far visita ai genitori che abitano a Udine, poi sarebbe tornata in Romania. Il ragazzo, di 25 anni, che conduceva l'auto, abita in Austria ma è domiciliato a Udine.
Il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, sta seguendo la drammatica vicenda: "Ci sono due elicotteri che stanno sorvolando la zona uno del 118 e uno dei vigili del fuoco. Inoltre ci sono i sommozzatori. C'è anche un'imbarcazione dei pompieri che proverà a risalire il fiume da Orsaria, purtroppo il livello dell'acqua sta ancora aumentando. Una preghiera per loro - ha concluso il sindaco in un post su Facebook - esiste anche un filmato che strappa il cuore".
Segnalati allagamenti anche nell'Isontino
Nuovi temporali si sono abbattuti in mattinata in Friuli Venezia Giulia, con ulteriori allagamenti segnalati alla Protezione civile in particolare nell'Isontino. Nelle ultime 12 ore le piogge sono state superiori ai 30 mm su tutta la regione, mentre i cumulati massimi sono stati: 96 mm a Lignano (di cui 61 in un'ora), 90 mm a Cormons, 84 mm a Prepotto e a Mariano del Friuli, 70 mm a Terzo d'Aquileia.
Nel pomeriggio sono ancora previsti rovesci e temporali sparsi con piogge intense ma con anche pause senza piogge; possibili anche locali temporali forti specie sulla fascia orientale. A partire dalla mattinata sono giunte alla Sala operativa della Protezione civile numerose chiamate relative a richieste di intervento per allagamenti nei comuni di Cormons, Dolegna del Collio, Ruda, San Vito al Tagliamento e Lignano Sabbiadoro.
In particolare per Lignano le segnalazioni degli allagamenti sono raccolte direttamente dal gruppo comunale di Protezione civile, tramite numero telefonico dedicato: sono giunte circa 40 chiamate. Rimane chiusa la strada del Tul in comune di Clauzetto.
Dalle 20 di ieri alle 10 di oggi i vigili del fuoco hanno eseguito una settantina di interventi riconducibili al maltempo in tutta la regione. Il personale del comando di Trieste ha eseguito 10 interventi, 7 quelli portati a termine dai vigili del fuoco di Pordenone e 3 per Gorizia. Una cinquantina invece gli interventi svolti dal personale del comando di Udine, che sta operando anche con squadre dei distaccamenti volontari. La zona più colpita è quella di Lignano dove le criticità maggiori si sono riscontrate per allagamenti di scantinati e autorimesse.
Ancora maltempo sul Veneto, aperti i bacini di laminazione
Il Veneto ha vissuto un'altra nottata di forte maltempo, con piogge intense e temporali che hanno scaricato nella zona centrale della regione fino a 100 millimetri di acqua in 6 ore, a Bibione (78 mm a Eraclea), nel veneziano. Precipitazioni abbondanti anche nella provincia di Padova, con quantitativi di 30 millimetri di pioggia in poche ore. Per questo sono stati aperti i bacini di laminazione delle piene, a Montebello e sull'Orolo (Vicenza), mentre è in fase di valutazione l'apertura di altri invasi.
Allagamenti diffusi sono segnalati dalla Protezione Civile a Marostica, città del vicentino già colpita dal maltempo nei giorni scorsi. Forti rovesci e temporali interessato in mattinata l'alto Veneziano, spostandosi poi verso il Friuli. Attualmente, spiega la Regione, i livelli dei corsi d'acqua non hanno risentito in modo significativo delle precipitazioni. Sono ancora sostenuti i livelli dell'Adige, sopra la prima soglia nella sezione di Verona.
Violento nubifragio nel Sannio, disagi per la circolazione
Un violento nubifragio si è abbattuto su diversi comuni della Valle Telesina, in provincia di Benevento, creando grossi disagi alla circolazione stradale. Le strade si sono trasformate in veri e propri ruscelli dove l'acqua ha raggiunto anche i 40 centimetri di altezza. In particolare, i Comuni più colpiti dalle violente piogge sono stati quelli di Castelvenere, Telese, Solopaca e Melizzano.
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