Prima la conoscenza su un sito di
incontri on line. Poi un caffè insieme, nell'appartamento di
lei, e infine la trappola. E' così che un uomo è stato
sequestrato ed è stato costretto da tre persone a consegnare
carte di credito e relativi pin. Nonostante le minacce di morte
ricevute, l'uomo, una volta liberatasi dai tre aguzzini, ha
denunciato tutto. I tre sono stati arrestati e sono accusati di
concorso in rapina aggravata, sequestro di persona ed indebito
utilizzo di carte di credito ai danni di un uomo residente nel
comune di Napoli.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, la
vittima, dopo aver conosciuto, il pomeriggio del 9 aprile
scorso, la donna su un sito di incontri on line, la mattina del
10 aprile si è recata presso la sua abitazione, a Marigliano,
per incontrarla. Pochi minuti dopo, mentre stava bevendo un
caffè in compagnia della donna, sono entrati nell'appartamento
due uomini, precedentemente appostati nel fabbricato, che, con
violenza e minacce, hanno costretto la vittima a consegnare loro
le carte di credito ed i relativi codici pin nonché il telefono
cellulare. Subito dopo, mentre la donna ed uno dei due complici
hanno sequestrato la vittima all'interno dell'abitazione,
l'altro uomo ha effettuato vari prelievi con le carte sottratte
ed ha acquistato alcuni "buoni" presso un negozio di
abbigliamento utilizzando le carte sottratte, impossessandosi
così di oltre 4.000 euro. Dopo oltre due ore, rientrato il
complice all'interno dell'abitazione, è stato consentito alla
vittima di allontanarsi, minacciandola di morte se avesse
denunciato quanto accaduto. Nonostante tutto, la vittima, appena
raggiunto Napoli si è recata al commissariato di Polizia Dante
per sporgere denuncia querela. Grazie alla precisa ricostruzione
dei fatti fornita dalla vittima, i poliziotti hanno svolto
un'attività investigativa che ha consentito di individuare
l'abitazione di Marigliano dove si sono consumati i fatti,
rinvenendo peraltro anche alcuni capi di abbigliamento
acquistati utilizzando una delle carte di credito delle quali si
erano impossessati nonché di identificare la donna che aveva
adescato la vittima invitandola presso la sua abitazione.
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