Oltre 250 mila borse di studio per gli studenti in Italia, frutto di un investimento da 850 milioni di euro, "che arriva a 1,2 miliardi grazie alle risorse regionali".
Sono numeri da record quelli che la ministra dell'Università Anna Maria Bernini ha sottolineato nel giorno del rinnovo del protocollo d'intesa con la Guardia di Finanza, presso il Comando Generale di Roma.
"Studenti e studentesse riceveranno il sostegno che meritano - ha commentato la ministra -, a cui si aggiungono i ragazzi che fanno parte del 40% di esentati dal pagamento delle tasse".
Una grande platea a cui è stata rivolta sia l'attenzione del ministero dell'Università e della Ricerca che quella della Guardia di Finanza, con la quale si rafforza la collaborazione contro le truffe su assegnazioni indebite di borse di studio e alloggi universitari.
Sono misure di diagnosi e prevenzione, infatti, quelle contenute nell'intesa sottoscritta, oltre che dalla ministra Bernini, anche dal Comandante Generale Andrea De Gennaro. " Quello che riusciamo a fare in materia di prevenzione è per noi fondamentale per evitare l'illecito", ha commentato De Gennaro pochi attimi prima della firma del documento alla presenza di esponenti dell'Associazione nazionale degli enti per il diritto allo studio universitario.
Particolare interesse è rivolto alle borse di studio straniere, che sono circa il 14%, le quali si basano sull'autocertificazione. "Mentre le borse di studio italiane fanno riferimento a una normativa che predispone controlli più puntuali - ha spiegato la ministra Bernini -, in quelle extra Ue va spesso a crearsi un cortocircuito a livello consolare, dove è possibile che un richiedente certifichi due redditi diversi".
L'obiettivo del ministero è quello di controllare che corrisponda sempre il corretto reddito certificato.
Tra gli obiettivi per anticipare la frode, illustrati nel protocollo d'intesa, c'è anche il tema degli alloggi, per i quali sono già previste risorse che serviranno a creare 60 mila posti letto nelle residenze universitarie entro il 2026.
"Il vero diritto deve andare di pari passo con la legalità - ha ribadito la ministra Bernini al termine della cerimonia - le prime vittime sono gli studenti meritevoli, ancora prima del denaro pubblico, e noi li vogliamo difendere".
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