Dal 27 maggio un ex dipendente della Fabbrica di San Pietro è nelle carceri vaticane, arrestato con l'accusa di ricettazione, estorsione e truffa. L'uomo, Alfio Maria Daniele Pergolizzi, avrebbe provato a rivendere alla stessa Fabbrica un antico documento, un manoscritto su Gian Lorenzo Bernini, che avrebbe precedentemente trafugato, non è ancora certo se in Vaticano o da una collezione privata.
Lo scrive il quotidiano Domani, ricordando che il protagonista della vicenda, storico dell'arte e già docente, tra il 1995 e il 2011 era stato capo della comunicazione dell'istituzione vaticana.
Il 27 maggio l'uomo si sarebbe recato in Vaticano in compagnia di un'altra persona per incontrare il cardinale Mauro Gambetti, vicario del Papa per la Città del Vaticano, arciprete di San Pietro nonché presidente della 'Fabbrica'. Oggetto del colloquio: la compravendita di un manoscritto risalente al '600, una sorta di capitolato tecnico relativo all'oro necessario a decorare il celebre Baldacchino del Bernini, tra l'altro ora in corso di restauro nella Basilica di San Pietro.
In realtà Gambetti stava facendo scattare una 'trappola', mostrandosi interessato all'acquisto, anzi, mettendo nelle mani di Pergolizzi un assegno da 120 mila euro in cambio della consegna del manoscritto.
All'uscita, infatti, l'uomo e chi lo accompagnava sono stati fermati dai gendarmi in Piazza Santa Marta, proprio davanti alla residenza del Papa. Dopo il primo interrogatorio in caserma, Pergolizzi è stato arrestato.
In attesa del prosieguo delle indagini e degli ulteriori accertamenti - sia il manoscritto che l'assegno sono ora nelle mani delle autorità vaticane - l'ipotesi dei pm d'Oltretevere Alessandro Diddi e Giuseppe Deodato è che il documento fosse stato sottratto dall'archivio storico della Fabbrica di San Pietro dallo stesso Pergolizzi, o da qualcuno che lo aiutò nell'operazione, e ora si stava cercando di rivenderlo alla medesima istituzione vaticana.
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