Nuovo stop delle autorità egiziane
alla cooperazione giudiziaria con l'Italia nella vicenda di
Giulio Regeni. Secondo quanto è emerso nell'udienza a carico di
quattro 007 egiziani, nei giorni scorsi la Farnesina ha
trasmesso ai pm di Roma una nota della Procura Generale d'Egitto
in cui si afferma che è "impossibile eseguire le richieste di
assistenza giudiziaria" per fare ascoltare nell'udienza di oggi
quattro testimoni egiziani. Tra loro anche il sindacalista Said
Abdallah, la coordinatrice di un Centro per i diritti economici
e sociali, Hoda Kamel Hussein e Rabab Ai-Mahdi, la tutor di
Regeni al Cairo. Alla luce di ciò il procuratore aggiunto,
Sergio Colaiocco, ha chiesto alla Corte d'Assise di potere
acquisire le testimonianze dei testi "assenti" raccolte nel
corso delle indagini. "Siamo in presenza di testi che non hanno
scelto liberamente di non essere qui. Le abbiamo tentate tutte
per portare i testi qui", ha detto l'aggiunto.
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