E' stimabile in alcuni milioni di
euro il bottino dell'assalto armato di un commando di 20 uomini
contro la sede di Sassari della Vedetta 2 Mondialpol. Solo
lunedì potrebbe arrivare il conteggio definitivo. Una rapina con
tanto di escavatore usato per sfondare il muro attraverso un
grosso martello pneumatico e poi per portare via il denaro con
dei grandi sacchi per l'edilizia trasportati sul posto dagli
stessi rapinatori che hanno sparato, ad altezza d'uomo, almeno
150 colpi contro la sede dell'istituto e i suoi dipendenti e
contro le forze dell'ordine. La polizia scientifica ha infatti
rinvenuto circa 150 bossoli di armi corte (come le pistole) e a
canna lunga (come i kalashnikov).
Secondo quanto accertato dalla squadra mobile, guidata dal
dirigente Michele Mecca, i banditi - tutti con il volto coperto,
guanti e giubbotti antiproiettili - hanno modificato anche il
Fiat Ducato usato per fuggire con il bottino: è stato infatti
tagliato il tetto per scaricare direttamente dentro i sacchi con
il braccio dell'escavatore, lasciato poi sul luogo dell'assalto.
Ora gli inquirenti, che stanno setacciando il centro nord
Sardegna alla ricerca dei malviventi e delle loro tracce,
passeranno anche al vaglio le immagini delle telecamere della
zona e del circuito di sorveglianza della Mondialpol alla
ricerca di elementi utili a rintracciare i banditi.
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