Zakaria Atqaoui, il 24 enne
condannato a 24 anni di carcere per aver accoltellato a morte la
ex fidanzata Sofia Castelli, 20 anni, ha confessato, ha
collaborato, è giovane ed era incensurato. Per questa ragione,
nonostante l'efferatezza del delitto commesso, non è stata
accolta la richiesta di condanna all'ergastolo avanzata dalla
Procura di Monza. Queste le motivazioni depositate dalla Corte
d'Assise di Monza che spiegano il riconoscimento delle
attenuanti generiche ad Atqaoui, a oltre due mesi dalla sentenza
di condanna del giovane autore del delitto che nel luglio scorso
ha scosso Cologno Monzese (Milano), dove Sofia viveva ed è stata
aggredita nel sonno.
"Certamente l'ufficio di Procura proporrà appello - ha detto
all'ANSA l'avvocato Gabriele Maria Vitiello, legale di parte
civile della famiglia Castelli - quello che resta e che tutti
devono comprendere è che Sofia non è più con noi perché trafitta
da ben 8 coltellate, solo perché aveva voglia di vivere la sua
vita con tanta serenità. Si può anche in astratto comprendere la
motivazione in forza della quale la Corte d'Assise ha ritenuto
di concedere le attenuanti generiche - ha proseguito il legale -
ma siamo di fronte ad un omicidio efferato, commesso per per
futili motivi e certamente premeditato che non avrebbe dovuto
consentire sconti di sorta".
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