"Credo che ricordare Michele Fazio
non debba essere solo un esercizio di memoria ma un esercizio di
impegno quotidiano nella pratica dell'antimafia sociale. Per
questo, tra gli impegni che ho preso per il mio mandato alla
guida della città, c'è l'istituzione di una commissione speciale
all'interno del Consiglio comunale, che si occuperà di antimafia
anche attraverso la formazione dei dirigenti e dei dipendenti
comunali, affinché l'Ente maturi le sensibilità e le competenze
necessarie a rendersi immune da qualsiasi tentativo di
infiltrazione". Lo ha detto il sindaco di Bari, Vito Leccese,
partecipando alla cerimonia in memoria di Michele Fazio, il
ragazzino ucciso per errore il 12 luglio di 23 anni fa, nella
faida tra clan a largo Amendoni a Bari vecchia.
Per il primo cittadino la commissione dovrà "monitorare il
territorio per individuare le aree a rischio infiltrazione da
parte dei clan" e relazionale "al sindaco e al Consiglio sugli
sviluppi del proprio lavoro". "L'omicidio di Michele Fazio ha
segnato il momento in cui la città si è ribellata a determinate
logiche - ha continuato -. Oggi Bari è diversa, ma è
fondamentale che tutte le istituzioni e tutti i cittadini
continuino a tenere alta la guardia rispetto all'attività delle
organizzazioni criminali".
Alla cerimonia, organizzata dall'amministrazione comunale,
hanno partecipato i genitori di Michele, Lella e Pinuccio Fazio,
i rappresentanti delle autorità civili e militari e delle
associazioni che compongono il presidio di Libera Bari
coordinato da don Angelo Cassano. "Sono qui al fianco di Lella e
Pinuccio, dei rappresentanti delle istituzioni territoriali, dei
volontari di Libera - ha concluso Leccese - per ribadire il
nostro impegno a far sì che mai più una famiglia debba piangere
la morte di un figlio innocente e che le strade, le piazze e i
vicoli della nostra città siano luoghi sicuri, sottratti al
controllo criminale".
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