Il gip di Milano Luigi Iannelli ha
prorogato per altri tre mesi circa, fino a settembre, il
commissariamento del Centro di permanenza rimpatri di via
Corelli che era stato disposto il 13 dicembre scorso,
nell'inchiesta dei pm Giovanna Cavalleri e Paolo Storari, col
sequestro del ramo d'azienda della Martinina srl, società con
sede a Salerno e che gestiva il Cpr.
Le indagini per frode in pubbliche forniture e turbativa
d'asta, infatti, avevano fatto emergere, ai primi di dicembre
con un'ispezione del Nucleo di polizia economico finanziaria
della Gdf, le condizioni "disumane" e "infernali" in cui
vivevano i migranti, tra "cibo pieno di vermi", assenza di
mediatori culturali e linguistici, l'uso costante di
"psicofarmaci", letti e bagni fatiscenti, solo per citare alcuni
fatti riscontrati nell'inchiesta.
Di recente la Procura ha chiuso le indagini e chiesto il
rinvio a giudizio per i due amministratori di fatto e di diritto
della srl, Alessandro Forlenza e Consiglia Caruso, e per la
stessa Martinina, indagata per la legge sulla responsabilità
amministrativa degli enti.
Il Cpr di Milano, dopo la convalida del sequestro il 21
dicembre scorso coi termini di commissariamento fino a fine
giugno, è passato in gestione ad un amministratore giudiziario,
il commercialista Giovanni Falconieri. A fine settembre
l'amministratore dovrà stilare e depositare una relazione sul
lavoro fatto in questi mesi per migliorare la situazione nel Cpr
e poi ci sarà un'udienza di discussione davanti al gip, che
dovrà decidere se revocare o meno il commissariamento.
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