Il tribunale di Bologna ha
condannato a sei anni di reclusione un 64enne, imputato di
violenza sessuale ai danni di una ex collega di lavoro: la
donna, secondo l'accusa, è stata aggredita e violentata più
volte, anche al cimitero.
Lei, una dipendente di una coop di pulizie al servizio di un
Comune della bassa bolognese, in un'occasione lo ha registrato
con il cellulare e anche grazie a questo l'uomo è finito a
processo. Al termine del dibattimento la Procura aveva chiesto
sette anni.
Oltre alla condanna a sei anni, i giudici del collegio penale
hanno riconosciuto una provvisionale da 18mila euro alla
vittima, 48 anni, costituita parte civile e assistita
dall'avvocato Stella Pancari e di cinquemila euro al Comune di
riferimento, difeso dall'avvocato Marco Linguerri. L'uomo era
stato licenziato.
I fatti contestati al 64enne, difeso dall'avvocato Ines
Loffredo, vanno dal 20 ottobre al 4 novembre 2021 e si
riferiscono a quattro episodi, tre avvenuti in un magazzino
comunale e uno al cimitero.
Le indagini della polizia locale sono state coordinate dal pm
Manuela Cavallo.
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