E' morto questa a Roma l'architetto
Giulio Fioravanti, protagonista delle grandi trasformazioni
urbanistiche della Capitale per il Giubileo del 2000.
Allievo di Gino Valle, si laureò all'Università La Sapienza nel
1969 ed è stato per decenni docente di Composizione
Architettonica e Urbana all'Università de L'Aquila.
In Abruzzo ha firmato alcune delle sue opere architettoniche più
significative, dalla nuova Facoltà di Ingegneria nel capoluogo
alla sede del Palazzo di Giustizia di Pescara.
È stato, tra l'altro, coordinatore del programma di
ricostruzione a Napoli e a lui si devono opere come il Parco
Centrale e il Centro Civico di Scampia, e il recupero del Centro
storico di Ponticelli.
Ma è nella sua città natale, Roma, che ha lasciato l'impronta
più forte. Alla fine degli anni Novanta ha realizzato il Piano
di Assetto per la valorizzazione dell'Area Tiburtina. Dal 1998
al 2001 è stato Presidente del Consiglio di Amministrazione
dell'agenzia della mobilità comunale S.T.A. e coordinatore del
progetto per la linea Metro C. A Fioravanti si devono la
riqualificazione dei Lungotevere, la realizzazione delle aree
basilicali, del Sottopasso del Lungotevere in Sassia e del
raddoppio della Galleria Principe Amedeo d'Aosta per il Giubileo
del 2000.
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