È l'estate il periodo dove i fulmini colpiscono di più rispetto al resto dell'anno. "Sull'Italia ne se ne contano milioni. In tutto il 2022 ce ne sono stati 5 milioni e 500mila, nel 2018 addirittura 7 milioni, record dal 2015 a oggi, e i mesi di luglio e agosto sono quelli dove si concentra la maggior parte di questi fenomeni". Così all'ANSA l'esperto del Cnr Isac di Bologna, Sante Laviola. In particolare nel 2018 solo ad agosto furono circa 3 milioni i fulmini che hanno interessato l'Italia mentre nell'agosto del 2022 furono oltre due milioni. Poco meno i fulmini nel 2023 con 4 milioni e 300mila ma che ha visto la massima concentrazione nel mese di luglio. Nel 2019, con quasi 6 milioni di fulmini totali nell'anno, i periodi peggiori sono stati luglio e settembre con un milione e mezzo circa di fulmini a testa.
"I fulmini - spiega Laviola - sono maggiormente connessi alle grandinate o ai temporali dove le nubi sono cariche di ghiaccio.
E questo accade soprattutto nel periodo estivo quando le nubi si dispongono verticalmente in atmosfera e possono raggiungere anche i 10 chilometri di quota, riempiendosi di ghiaccio. La nube in sostanza si carica come un conduttore elettrico e questo dà origine ai fulmini". Fenomeni che divengono molto più violenti in questo periodo "perchè c'è tanta energia disponibile". E con i cambiamenti climatici "è tutto amplificato".
Specchi d'acqua, montagna, presenza di alberi e boschi sono le situazioni e le condizioni, ricorda l'esperto, per la caduta di fulmini. "Tutte le strutture a punta - mette in guardia l'esperto - attirano il fulmine, anche noi umani costituiamo una punta".
Ecco perché in situazioni di eventi temporaleschi è bene mettersi al riparo, raccomanda Laviola. "Innanzi tutto uscire dall'acqua e poi ripararsi in una struttura chiusa, che può essere sia un bar o lo stesso stabilimento balneare ma anche l'automobile che ci scherma dai fulmini".
Occorre essere sempre consapevoli che i fulmini "costituiscono un pericolo reale, provocando una scarica elettrica molto forte e generando folgorazione quasi istantanea accompagnata da combustione, anche - conclude Laviola - se non si viene colpiti direttamente".
I numeri annui dei fulmini, dai 7 milioni ai 6 ai 5 e ai 4 milioni "si riferiscono al totale delle scariche elettriche rilevate dai sensori al suolo", sottolinea Laviola del Cnr Isac di Bologna. Entrando nel particolare, in Italia per il periodo 2015-2023 la media annuale di quelli caduti a terra e in mare (cloud-ground) è di quasi 3 milioni di fulmini mentre la media annuale di fulmini nube-nube è di un milione 842mila 538 sempre per lo stesso periodo, spiega ancora Laviola.
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