Il grande caldo che da
settimane sta attanagliando il centro Italia, ha "colpito" anche
le alte quote dell'Appennino marchigiano. Il lago di Pilato, nel
cuore del Parco nazionale dei Monti Sibillini, appartenente al
territorio di Montemonaco (Ascoli Piceno), è completamente
asciutto. Fenomeno che ciclicamente negli anni si è già
verificato, ma ogni volta c'è apprensione per la sopravvivenza
del chirocefalo marchesoni, un gamberetto preistorico che vive
proprio in queste acque.
"Importante è che gli escursionisti non vadano a passeggiare
all'interno del bacino, le uova del chirocefalo sopravvivono
anche senza acqua e si schiuderanno quando i laghetti torneranno
a formarsi", spiega all'ANSA Sara Marcelli dei Cai di Ascoli
Piceno, grande esperta dei Sibillini e in particolare del monte
Vettore "che è - dice - il mio luogo del cuore, sarò salita
almeno 200 volte".
E la testimonianza viva del prosciugamento del lago di Pilato
arriva proprio dalle foto e dai video realizzati a oltre 2 mila
metri di quota da Sara: "Vedere il lago in queste condizioni -
dice - fa tanta tristezza". "Immagini che ho realizzato lo
scorso 26 luglio - spiega la scalatrice - quel giorno, nel punto
in cui mi trovavo, c'erano almeno 25-26 gradi, questo vuol dire
che nella zona del lago ce n'erano forse anche 30 di gradi".
Marcelli spiega, però, che il grande caldo influisce, "ma
essendo un laghetto di origine glaciale, necessita soprattutto
di tanta neve, cosa che lo scorso inverno non si è verificata".
"La neve - aggiunge Marcelli - quest'anno è caduta nei mesi di
marzo e aprile e quindi si è ben presto sciolta e il lago non ha
fatto in tempo ad assorbirla".
"In questi giorni - racconta ancora Marcelli - le guardie del
Parco, assieme ai carabinieri forestali e ad alcuni volontari
amanti della montagna hanno realizzato una recinzione proprio
per delimitare l'area dei due laghetti così da interdire il
passaggio degli escursionisti che potrebbero mettere a
repentaglio le uova del chirocefalo". "L'appello è sempre lo
stesso - conclude la scalatrice marchigiana - Abbiate cura di
questi luoghi straordinari, a maggior ragione in stagioni molto
complesse come quella che stiamo vivendo sotto il profilo
climatico".
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