Slitta ancora il deposito della
maxi perizia disposta per fare chiarezza nelle nuove indagini
sulle circa 400 morti, avvenute tra gennaio e aprile del 2020,
degli anziani ricoverati nella prima ondata Covid al Pio Albergo
Trivulzio di Milano.
Ieri, infatti, è stata accolta la richiesta di "ultima
proroga" di 40 giorni di una perizia disposta con la formula
dell'incidente probatorio nel marzo dello scorso anno dalla gip
Marta Pollicino, che aveva preso il posto della collega
Alessandra Cecchelli che, a fine giugno 2022, aveva respinto
l'istanza di archiviazione dell'indagine formulata dai pm per
l'allora dg Giuseppe Calicchio, indagato per omicidio e
epidemia colposi e violazione delle regole sulla sicurezza, e
per la struttura, la storica 'Baggina' milanese. In questo modo
erano state di fatto riaperte le indagini.
La giudice, più di un anno fa, aveva nominato un pool di
esperti, tra cui Pietro Tarzia, per accertare la sussistenza o
meno del "nesso di causalità tra i decessi e le infezioni
riscontrate tra gli ospiti" e "il personale", tra febbraio e
dicembre 2020, e le "eventuali inosservanze" delle misure di
sicurezza. La proproga concessa è la terza e il deposito della
perizia, previsto per questi giorni, slitta alla metà di
settembre.
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