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Capacchione (Sib), nessun ultimatum ma situazione è drammatica

Capacchione (Sib), nessun ultimatum ma situazione è drammatica

Il presidente dei balneari Confcommercio, "sindacati uniti"

ROMA, 07 agosto 2024, 19:08

Redazione ANSA

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"Nessun ultimatum" da parte nostra, ma "la situazione è drammatica" per tutti gli operatori in concessione. Per questo "ci auguriamo che entro la fine del mese si trovi una soluzione definitiva, strutturale: il caos non sarebbe utile a nessuno, né ai balneari né al governo". Antonio Capacchione, imprenditore pugliese e presidente del Sindacato Italiano Balneari della Fipe/Confcommercio, ha passato ore consultandosi con i dirigenti del suo sindacato e di quello di Fiba Confesercenti per cercare di analizzare "l'inazione del governo", senza riuscire a darsi una spiegazione. "Ci sfugge qualcosa, non comprendiamo quello che sta accadendo, è incomprensibile" dice all'ANSA al termine della consultazione mentre l'unica speranza per la categoria arriva dalle indiscrezioni di fonte governativa secondo le quali in una delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri verrà esaminato e approvato il provvedimento di riordino delle concessioni demaniali "al fine di stabilire un quadro giuridico certo per gli operatori e per le amministrazioni locali". E getta acqua sul fuoco rispetto alle divisioni degli operatori, dopo la lettera del presidente di Confartigianato, Marco Granelli, alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in cui esprime apprezzamento per "l'impegno del governo nel dialogo con le istituzioni europee" su questi temi. "La categoria è unita nel chiedere la stessa cosa; credo che tutte le organizzazioni sindacali abbiano la percezione grave del fatto che non sia stata risolta la questione da questo governo che aveva promesso un intervento risolutivo e strutturale. Ma tutte le organizzazioni sindacali, nessuna esclusa, hanno chiesto un incontro e manifestato l'urgenza di intervento normativo". "E noi - aggiunge - non possiamo non evidenziare l'urgenza di risolvere la questione mantenendo aperta la mobilitazione". "Non vogliamo gettare la croce su questo governo visto che ogni esecutivo, negli ultimi 14 anni, ha prorogato le concessioni senza mai intervenire. L'unico governo che aveva fatto qualcosa era stato quello Draghi che aveva messo in campo indennizzi e prelazioni. Ora è urgente trasformare i risultati del tavolo tecnico, la cosiddetta mappatura, in una norma giuridica, visto che anche la Corte di Giustizia ha chiarito che non si va a gara ovunque... Purtoppo la sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che entro fine anno bisogna legiferare e intanto sta intervenendo anche l'Agcom sui comuni. Ma serve una norma nazionale. Da questo fatto - conclude - non se ne esce".
   
   

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