"In linea con i tempi che ci siamo
dati si avvia la riforma sulla disabilità che l'Italia sta
attuando e che rivoluzionerà la presa in carico della persona
con disabilità. Il ministero per le disabilità ha già
predisposto tutti i decreti attuativi per l'introduzione del
Progetto di vita e il ministero della salute sta ultimando gli
schemi di valutazione per le prime tre patologie che, ha
stabilito, saranno oggetto della sperimentazione sulla
valutazione dell'invalidità civile: autismo, diabete mellito di
tipo 2 e sclerosi multipla". Lo afferma la ministra per le
Disabilità Alessandra Locatelli.
"Si tratta di un percorso molto impegnativo che innova
profondamente i modelli di valutazione e di presa in carico
della persona con disabilità, e della sua famiglia, è un
percorso complesso, che richiede tempo ma il cambiamento è
iniziato e non si ferma - spiega -. Questa è l'opportunità che
abbiamo per garantire alle persone con disabilità e alle loro
famiglie la semplificazione delle procedure, una valutazione
della condizione di disabilità e di invalidità civile che tenga
conto del funzionamento della persona, il superamento della
frammentazione tra risposte sanitarie e sociali attraverso il
Progetto di vita, e maggior ascolto e dignità
nell'individuazione dei sostegni".
"Il nuovo modello di valutazione riguarderà chi farà domanda
di accertamento della condizione di disabilità e di invalidità
civile a partire dal primo gennaio 2025, nelle nove province
individuate per la sperimentazione - aggiunge la ministra - Si
tratta di un processo che modifica le prassi consolidate negli
anni precedenti e la legge delega 227, approvata all'unanimità
dalle camere nel 2021, prevede l'entrata in vigore progressiva
dei nuovi meccanismi di valutazione. Il piano didattico per la
formazione è pronto e nelle prossime settimane il ministero
provvederà all'organizzazione dei corsi. Per ogni provincia
inclusa nella sperimentazione saranno designati due esperti di
riferimento che seguiranno l'avvio della sperimentazione".
"La collaborazione a tutti i livelli istituzionali - conclude
Locatelli - sarà fondamentale per avviare questo processo, che
sono convinta insieme al Progetto di vita genererà quel cambio
di sguardo necessario per passare dall'assistenzialismo alla
valorizzazione di ogni persona".
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