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Vescovo Perugia fa visita a malata impegnata su fine vita

Vescovo Perugia fa visita a malata impegnata su fine vita

'Ha ascoltato senza giudicare' rivela Laura Santi

PERUGIA, 13 agosto 2024, 12:31

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Presentandosi semplicemente come "don Ivan", Maffeis, l'arcivescovo di Perugia ha fatto visita a casa a Laura Santi, attivista dell'associazione Luca Coscioni, affetta da una forma progressiva di sclerosi multipla che ha chiesto di poter completare le procedure per accedere eventualmente al suicidio assistito. A raccontarlo è lei stessa alla Nazione. "Buongiorno Ivan, rispondo delimitando subito il campo. Io sono atea, sbattezzata, membro dirigente dell'associazione Luca Coscioni e mi piace De André. Comunque va bene, vediamoci" la sua risposta alla richiesta di farle visita.
    Qualche giorno dopo, don Ivan, il prete giornalista-filosofo che gira in motorino, visita i pazienti dell'hospice di Perugia - scrive la Nazione - ha bussato alla porta di Laura Santi.
    "Abbiamo parlato - ha spiegato - della mia vita, delle mie sofferenze, delle mie battaglie con l'Aism per l'eutanasia. Ha soprattutto ascoltato. Non ha fatto riferimenti alla Chiesa, al Vaticano, a Dio. 'Chi sta fuori da queste sofferenze, mi ha risposto, deve inchinarsi a voi.
    Noi non dobbiamo mettere bocca su cosa fate, come vivete, come non vivete. Io non posso stare dentro i vostri vestiti o dentro le vostre scarpe. Io non posso nemmeno immaginare quello che prova lei'".
    Laura Santi ha quindi raccontato al vescovo delle sue battaglie legali sul fine vita. "Sì, e per lui è un tema molto problematico" ha spiegato.
    Del vescovo, Santi ha detto di avere avuto "l'impressione di un uomo libero, molto umile e profondo. Non è venuto come uomo di Chiesa. Non ha cercato di convincermi o di dissuadermi dal fare qualche cosa. Mi ha abbracciata, mi ha passato la borraccia, si è seduto e mi ha ascoltata".
    Quando e come hai capito che Ivan era l'arcivescovo? "Me lo ha detto la mia assistente - ha risposto Laura Santi - alla fine della visita, quando ormai se ne era andato. Che figura! Gli ho scritto. Penso che lo rivedrò. Abbiamo in sospeso un'altra chiacchierata...".
   

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