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Otto anni fa il sisma del Centro Italia: la ricostruzione riparte da Amatrice, Accumoli e Arquata

Otto anni fa il sisma del Centro Italia: la ricostruzione riparte da Amatrice, Accumoli e Arquata

Il commissario straordinario per la ricostruzione Castelli: 'Scusarsi per i ritardi'

ROMA, 24 agosto 2024, 15:59

Redazione ANSA

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Amatrice in una foto di 8 anni fa - RIPRODUZIONE RISERVATA

Otto anni fa iniziava una sequenza sismica tra le più disastrose che abbia colpito il Centro Italia. Quattro terremoti in poco più di cinque mesi dal 24 agosto 2016 al 18 gennaio 2017: la sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso, come è stata definita dall'Ingv.

Video Otto anni fa il sisma nel centro Italia, le immagini del lavoro dei vigili del fuoco

 

Un evento catastrofico che ha determinato la creazione di un cratere vasto oltre 8mila chilometri quadrati: un'area compresa in quattro regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria) che include 138 comuni.

"Dopo otto anni, credo che il primo dovere delle Istituzioni sia di fare memoria delle vittime e delle famiglie che hanno perso i loro cari e i loro beni. E chiedere scusa per i ritardi accumulati in troppe false partenze" commenta, in concomitanza con l'anniversario del sisma di Amatrice e Accumoli del 24 agosto 2016, il Commissario straordinario alla ricostruzione e alla riparazione, Guido Castelli.

"Un dovere che spetta a chi oggi rappresenta le Istituzioni - aggiunge Castelli - a prescindere da un cambio di passo che in quest'ultimo anno e mezzo è stato registrato e documentato".

Anniversari, ma anche tempo di bilanci sul fronte della ricostruzione. Al 31 luglio 2024, per quanto riguarda la ricostruzione privata, sono 31.786 le richieste di contributo per la ricostruzione presentate per immobili residenziali o produttivi danneggiati dal sisma del 2016, per un importo complessivo di 14,5 miliardi di euro. Le richieste approvate dagli Uffici speciali per la ricostruzione sono complessivamente 20.429 e rappresentano il 64% di quelle presentate, determinando la concessione di quasi 9 miliardi di euro e la liquidazione di 4,8 miliardi.

Nel periodo compreso tra il 31 luglio 2022 e il 31 luglio del 2024, sono state presentate quasi 9mila richieste di contributo, per un importo concesso vicino ai 7 miliardi di euro: un dato che conferma, spiegano dalla struttura del Commissario governativo, "come nell'ultimo biennio sia avvenuta una sensibile accelerazione. Più della metà delle richieste presentate sono relative a comuni delle Marche (il 57%, pari a 17.968 richieste) mentre il restante 43% si distribuisce tra Abruzzo (17%, 5.541 richieste), Umbria (15%, 4.896 domande) e Lazio (11%, 3.381 domande)".

Sempre al 31 luglio 2024, infine, a fronte dei 20.379 cantieri autorizzati, quelli conclusi sono 11.364, con una percentuale di interventi chiusi su base regionale che va dal 62% dell'Abruzzo, al 59% di Umbria e Marche al 48% del Lazio.

L'accelerazione impressa alla ricostruzione privata viene confermata anche dai dati aggiornati relativi alle erogazioni da parte di Cassa depositi e prestiti. Nel periodo che va dal 25 luglio al 12 agosto, infatti, le erogazioni da parte di Cdp nei confronti delle imprese impegnate nella ricostruzione privata ammontano a 76 milioni di euro. Un record, considerando il periodo estivo, che fa segnare un +31,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nel mese di agosto salgono così complessivamente a 4,769 miliardi di euro le erogazioni di Cassa depositi e prestiti. Mentre nel 2023 era stato erogato da Cdp più di 1 miliardo di euro (1,364 pari a quasi un terzo del totale) quest'anno, al 12 agosto, la cifra si attesta già a 935 milioni di euro (il 19,6% del totale) che, rispetto allo stesso periodo negli anni 2023 e 2022, corrisponde rispettivamente al +17% e +52%.

Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, il Rapporto sulla ricostruzione post sisma 2016 aggiornato al 31 maggio del 2024 ha evidenziato che è stato avviato il 95% delle opere (gli interventi in progettazione sono il 66% del totale di cui 25% approvati e il 12% sono i lavori conclusi). Anche l'emergenza abitativa ha mostrato segnali positivi: nel 2024 sono stati 11.182 i nuclei familiari che hanno fatto ancora ricorso all'assistenza abitativa; erano 12.319 nel 2023 e 14.211 nel 2022.

"Oggi vogliamo che questo cambio di passo - afferma ancora il Commissario Guido Castelli -, confermato anche dagli ultimi dati relativi alla ricostruzione privata, sia tangibile anche nei luoghi che hanno subito le ferite più gravi in termini di vittime: 299 morti per la scossa del 24 agosto 2016. Il cambio di passo che è stato impresso in tanta parte del cratere, deve concretizzarsi anche qui, nei borghi che per primi hanno subito la distruzione del terremoto: Amatrice, Accumoli, Arquata. Un obiettivo che grazie alla coesione e alla collaborazione con la Regione, l'Usr e il Comune, oggi è possibile". Ad Amatrice (Rieti), nei mesi di luglio e agosto, sono stati avviati sette interventi relativi a opere pubbliche mentre, per la ricostruzione privata, nel centro storico del borgo reatino sono partiti i lavori dei primi quattro aggregati.

Ad Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) è stato dato il via libera per il progetto di ricostruzione dell'intero centro storico del capoluogo, con un progetto innovativo che sta diventando una case history per l'ingegneria della ricostruzione post-sisma, mentre per Accumoli è stata recentemente approvata l'Ordinanza speciale per la ricostruzione unitaria dell'abitato.


 
   

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