Antonio Bellocco è stato colpito da
Andrea Beretta con undici coltellate, tutte letali, di cui sei
al cuore e cinque al collo e con altre di striscio, fino ad
arrivare a circa una ventina in totale. E' quanto risulta dai
primi esiti dell'autopsia effettuata oggi sul corpo dell'erede
36enne dell'omonimo clan della 'ndrangheta e che era nel
direttivo della curva interista, ucciso dal 49enne capo ultrà
nerazzurro cinque giorni fa, a Cernusco sul Naviglio, nel
Milanese.
Sul cadavere di Bellocco non sono stati rinvenuti proiettili
e, dunque, non ci sarebbe stato alcun secondo sparo, oltre a
quello che ha ferito Beretta. Di un secondo rumore, simile ad
uno sparo, aveva parlato un testimone.
Il capo della curva interista si sarebbe ferito nella
colluttazione con il 36enne, dopo aver tirato fuori l'arma.
Beretta, infatti, sarebbe salito sull'auto di Bellocco, davanti
alla palestra "Testudo", dicendogli "cos'è questa storia che mi
volete ammazzare?", temendo da giorni di essere ucciso dai
Bellocco. E quest'ultimo gli avrebbe risposto: "sì ammazziamo te
e tutta la tua famiglia". A quel punto Beretta, dicendogli "io
non ho paura", avrebbe puntato la pistola contro l'uomo del clan
e così si sarebbe arrivati al ferimento e all'uccisione, dopo lo
scontro nell'abitacolo della macchina.
Beretta, come già risulta dagli atti, avrebbe infierito su
Bellocco, anche risalendo in macchina dopo essere caduto fuori,
tirato via, poi, da due testimoni mentre ancora stava colpendo
il 36enne.
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