Voleva fare entrare a San Siro le sue bibite grazie al capo ultrà Luca Lucci e, insieme a lui, pensava di rilevare la famosa discoteca Old Fashion. Il rapper Fedez non risulta indagato nell'inchiesta che ha azzerato le curve ultrà milanesi, che mette però in luce il suo rapporto con il leader dei tifosi milanisti e il suo gruppo, a partire dal suo bodyguard, il 42enne Christian Rosiello, arrestato come Lucci.
Nessuna dichiarazione sulla vicenda da parte di Fedez, che due giorni fa aveva postato da Parigi una storia in compagnia di Rosiello e un altro ultrà, il 36enne Islam Hagag, ossia Alex Cologno, anche lui arrestato oggi. La stessa compagnia - ora tutta in carcere - con cui il rapper appariva su uno yacht a Porto Cervo lo scorso agosto.
Nell'ordinanza, si leggono intercettazioni su una richiesta di Fedez a Lucci su un "suo intervento per avere la possibilità di somministrare" una bevanda sponsorizzata dal cantante "all'interno dello stadio Meazza". "Ma se voi avete una società di consulenza o una società con la quale possiamo lavorare, ma se io vi appalto a voi la distribuzione di...? All'interno dello stadio...e vi prendete una percentuale...eh capito?", diceva Federico Lucia, il 26 ottobre 2023, parlando con Lucci.
Nel dicembre scorso, poi, Fedez parlava sempre con Lucci anche "di una persona fidata" che "potesse occuparsi della sicurezza sua e della sua famiglia". Si parla anche di incontri tra i due per "tessere preliminari accordi in ordine all'acquisizione, in società tra di loro, del locale denominato Old Fashion", nota discoteca di Milano. In questo contesto, scrive il gip Santoro, "si inserisce una vicenda di indubbio interesse per le indagini, non certo per la presenza di Fedez quanto piuttosto perché l'episodio comprova come una frangia degli ultras del Milan si sia trasformata in una sorta di gruppo violento dedito a spedizioni punitive, anche su richiesta".
Tra gli episodi contestati nell'accusa di associazione per delinquere ad otto ultras milanisti, c'è infatti la nota "aggressione ai danni di Cristiano Iovino" dell'aprile scorso. Il giudice parla dell'aggressione "riguardo alla quale, per una lite insorta fra Fedez e Iovino (e connessa ad una diatriba sorta con l'altro cantante Tony Effe), si registrava il ruolo attivo" di Christian Rosiello, ultrà rossonero, "il quale fungeva da guardia del corpo di Fedez, che già aveva usufruito di analogo servizio da altro uomo della curva Sud".
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