Il deputato dell'Assemblea
regionale Siciliana, Luca Sammartino, leader della Lega
nell'isola, è stato rinviato a giudizio per due presunti casi di
corruzione emersi nell'ambito delle'inchiesta Pandora su
presunte infiltrazioni della criminalità organizzata e
corruzione al Comune di Tremestieri etneo. Lo ha deciso il Gup
di Catania, Ottavio Grasso, che ha accolto la richiesta della
Procura. A processo con Sammartino andranno altri undici
imputati. La prima udienza è stata fissata per il 14 marzo del
2025 davanti alla terza sezione penale del Tribunale. Il Gup
Grasso ha emesso due sentenze di non luogo a procedere per
l'ipotesi di falso, perché il fatto non costituisce reato, nei
confronti di Ferdinando Smecca, difeso dall'avvocato Carmelo
Galati, e di Francesco Scrofani, assistito dal penalista Eugenio
De Luca.
Luca Sammartino, indagato per due presunti casi di
corruzione, il 17 aprile scorso si è dimesso da vicepresidente
della Regione Siciliana e da assessore all'Agricoltura dopo
essere stato sospeso dalle funzioni pubbliche dal gip.
Provvedimento poi confermato anche dal Tribunale del riesame.
Sammartino ha sempre contestato le accuse, esprimendo "piena
fiducia nella magistratura". Secondo l'accusa avrebbe favorito
il proprietario di una farmacia a Tremestieri Etneo impegnandosi
nell'impedire l'apertura a un suo concorrente in cambio di
appoggio elettorale per la candidata alle europee che lui
sosteneva nel 2019 per il Pd, Caterina Chinnici, poi eletta e
ora in Forza Italia, totalmente estranea all'inchiesta. Il
secondo caso riguarda due carabinieri del nucleo di polizia
giudiziaria della Procura che avrebbero fornito notizie su
eventuali indagini nei suoi confronti e bonificato da eventuali
cimici la sede della sua segreteria.
Nell'ambito della stessa inchiesta hanno chiesto l'accesso
al patteggiamento l'ex consigliere comunale Mario Ronsisvalle,
l'allora consulente del sindaco Giuseppe 'Puccio' Monaco e il
professionista Paolo Di Loreto. La decisione sarà adottata dal
gup all'udienza del 7 ottobre.
Saranno processati col giudizio abbreviato altri dieci
imputati. Tra loro l'ex sindaco di Tremestieri Etneo, Santi
Rando, e Pietro Alfio 'Piero' Cosentino, e due presunti
esponenti di spicco di Cosa nostra: Francesco Santapaola e Vito
Romeo, quest'ultimo cognato di Cosentino. I quattro sono
accusati di scambio politico-mafioso per le amministrative del
2015. Oltre a loro, all'udienza del 25 novembre, saranno
chiamati a comparire davanti al gup anche Antonio Battiato,
Salvatore Bonanno, Domenico Cucinotta, Antonino Cunsolo,
Giuseppe Ferlito e Giovanni Naccarato
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