"Assistiamo in questi giorni a
proclami propagandistici di svolte epocali sulla nomina dei
dirigenti degli uffici giudiziari. Sono stati organizzati
dibattiti in cui, ancora prima dell'esame del testo delle
circolari da parte del Comitato di presidenza del Csm e del voto
in Plenum, se ne illustrano ai colleghi i contenuti, così
esercitando una inammissibile forma di preventivo
condizionamento della volontà consiliare. In realtà vi è ben
poco di nuovo sotto il sole". Lo sottolineano i vertici di
Magistratura Indipendente - la segretaria Loredana Miccicchè e
il presidente Claudio Galoppi - in un comunicato nel quale si
esprimono critiche alla proposta di circolare con nuovi criteri
di 'punteggio' per le nomine dei magistrati negli uffici
direttivi, da parte del plenum del Consiglio superiore della
magistratura.
"Si dice che la innovativa e garantista proposta di circolare
- proseguono Miccicchè e Galoppi - anticipa l'esercizio della
discrezionalità al momento della individuazione delle regole del
gioco, introducendo un sistema di punteggi fissi in relazione ai
parametri (merito, attitudini, anzianità) che il legislatore ha
considerato rilevanti ai fini della valutazione. Rileviamo che
con l'introduzione di punteggi fissi per ogni parametro un
qualsiasi algoritmo potrebbe sostituirsi alla scelta del Csm per
designare anche il primo presidente della Corte di Cassazione. È
chiaro a tutti i magistrati che questo non sarebbe consentito
dalla Costituzione".
"È dunque evidente - rilevano i vertici di Magistratura
Indipendente - che, per non cadere in queste prevedibili
disfunzioni, sono previste clausole di salvaguardia 'elastiche'.
L'esempio è facile: basta attribuire un punteggio variabile
agganciato a criteri di vario genere, del tutto astratti ed
indeterminati (per esempio, fino a X punti per i risultati di
eccezionale rilievo ottenuti; oppure fino a X punti in più per
ogni esperienza rilevante; o fino a X punti per la varietà delle
funzioni giudiziarie; ecc.). Con quale criterio si misurerà
l'attribuzione del punteggio minimo o massimo? Con quale
criterio un risultato potrà essere considerato eccezionale e
permettere l'attribuzione di un punteggio che scavalca gli altri
concorrenti? È dunque evidente che la graduazione dei punteggi
variabili in aggiunta a quelli fissi, attribuiti con il
meccanismo 'fino a', permetterà di alterare la graduatoria in
favore del prescelto".
"Ancora ricordiamo la fumosa definizione dello 'spiccato
rilievo' che consentiva di superare le fasce di anzianità.
Questo sistema dunque, rispetto al vituperato meccanismo degli
indicatori, è assai più pericoloso -le toghe di Magistratura
Indipendente - affermano ed elude più facilmente il controllo
del giudice amministrativo. Se infatti, come nel meccanismo
attuale, la circolare predetermina i c.d. 'indicatori' (e cioè
le esperienze considerate valide ai fini di un incarico), il
candidato potrà sempre far valere errori di mancata valutazione
del suo bagaglio professionale".
"Cosi non sarà per i punteggi flessibili che si aggiungono a
quelli fissi e mascherano, senza criterio alcuno, la trasparenza
del meccanismo decisionale del Csm. In conclusione: il sistema
attuale si può certamente migliorare. Ma la fantastica
alternativa presentata nasconde, sotto le spoglie di un epocale
rinnovamento, una discrezionalità senza regole, con il ritorno
ad un passato già negativamente sperimentato", concludono la
segretaria e il presidente di MI..
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