Non solo avrebbero voluto mettere
le mani sui parcheggi attorno all'Olimpico e allo stadio di
Torino ma pensavano di estendere i 'tentacoli' anche sulla
gestione dei posteggi per le Olimpiadi invernali del 2026. E'
quanto emerge dalle intercettazioni riportate in una delle
informative agli atti dell'inchiesta della Procura di Milano che
lunedì della scorsa settimana ha portato a decapitare i vertici
delle curve Nord e Sud, rispettivamente di Inter e Milan, con le
accuse di associazione per delinquere, per alcuni aggravate
dall'aver favorito gli interessi della mafia, estorsioni e altri
reati.
L'imprenditore che gestiva i parcheggi, Gherardo Zaccagni,
ora ai domiciliari, nel gennaio 2021, chattando con Giuseppe
Caminiti, suo dipendente legato alla 'ndrangheta - era anche il
tramite per "versare mensilmente diverse migliaia di euro"
degli introiti al "duo Boiocchi-Beretta", i due capi ultrà
neroazzurri, uno ucciso due anni fa e l'altro in carcere -
ventila il progetto di fare affari anche con Milano-Corina 2026.
Caminiti in un vocale dice: "io non mollo. Io sono peggio di un
pitbull!! Sia con questo Tavecchio (Carlo, ex presidente della
Figc scomparso l'anno scorso e mai indagato nell'inchiesta, ndr)
che con Euro 2026" ossia, come indicato nell'atto, le Olimpiadi
invernali. Domani in Prefettura si deciderà sulla richiesta di
tutela per il pm Storari - uno dei magistrati che coordina le
indagini- avanzata dal Procuratore di Milano Marcello Viola.
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