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In Italia i reati sui minori sono aumentati del 34% in dieci anni

In Italia i reati sui minori sono aumentati del 34% in dieci anni

Terre des Hommes, aumenta il disagio psicologico delle ragazze

ROMA, 08 ottobre 2024, 16:09

Redazione ANSA

ANSACheck
Illustrazione per notizie di violenze su bambini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Illustrazione per notizie di violenze su bambini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono stati 6.952 i reati a danno di minori in Italia nel 2023, in media 19 al giorno, 95 in più rispetto al 2022. Aumentati del 34% in 10 anni e addirittura dell'89% dal 2006. I reati più diffusi, che registrano anche l'incremento più alto, sono i maltrattamenti in famiglia: ben 2.843 casi, cresciuti del 6% dal 2022 e più che raddoppiati dal 2013. Nel 61% dei casi le vittime sono bambine e ragazze. I dati, elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, fanno parte del Dossier indifesa "La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo" 2024 della Fondazione Terre des Hommes che stamani è stato presentato alla Camera dei Deputati in vista della Giornata internazionale delle bambine (11 ottobre).

Dal Dossier indifesa "La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo" emerge anche un aumento negli ultimi anni del disagio psicologico dei ragazzi, e soprattutto delle ragazze, in Italia.

Terre des Hommes, insieme a Scuola Zoo, ha provato a indagare questo malessere attraverso Osservatorio indifesa, al quale hanno partecipato oltre 2.000 ragazze tra i 14 e i 26 anni. Emerge, innanzitutto, che la quasi totalità, 9 ragazze su 10, percepisce forti rischi per la propria salute mentale. Tra le cause che compromettono il benessere psicologico delle ragazze, prima tra tutte, per il 76%, è la difficoltà di accettarsi e stare bene con il proprio corpo.

Seguono poi, le relazioni difficili con i genitori o la famiglia (indicate dal 73% delle risposte) e le prestazioni scolastiche (66%). Più del 50% delle ragazze vede, inoltre, come rischi le preoccupazioni per il proprio futuro, le relazioni complicate con amici o coetanei, la solitudine, la depressione, la violenza di ogni genere.
 

Altri motivi di preoccupazione sono un rapporto di coppia incostante (43%), le relazioni con gli insegnanti (28%), il timore per la situazione globale (25%) e l'eco-ansia (17%). Il 75% chiede che la scuola si occupi di più di salute mentale e il 66,5% vorrebbe uno psicologo gratuito fuori dalla scuola.

 "Due fattori emergono dagli ultimi dati dei reati sui minori: in primo luogo l'immagine della famiglia come luogo sicuro e accogliente, come nido in cui i bambini possono crescere per imparare a spiccare il volo, mostra più di una crepa e chiama in causa tutti i nostri sforzi affinché i genitori non debbano affrontare in solitudine una fragilità che appare sempre più evidente". E' il commento del Direttore Generale di Terre des Hommes Paolo Ferrara i risultati emersi dal Dossier indifesa "La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo" 2024.

"In secondo luogo, la violenza, soprattutto quella fisica, continua a consumarsi - aggiunge - in maggioranza sul corpo delle bambine e delle ragazze e questo, non ci stancheremo mai di dirlo, costringe tutti noi a non mollare la presa su una battaglia culturale, per superare la struttura patriarcale e creare una società più inclusiva fondata sul rispetto dell'altro, che è ancora lontana dal produrre i cambiamenti sperati".

Per il vice questore Polizia di Stato Eugenia Sepe i dati, elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, "dimostrano un incremento delle denunce da parte delle vittime.

Ciò significa che le azioni intraprese dalle Forze di Polizia sul fronte delle campagne di informazione, tese a scardinare gli ostacoli di carattere socioculturale che hanno alimentato ed alimentano ancora le violenze e gli abusi sui minori, stanno producendo risultati che confermano il rapporto di fiducia instaurato con le vittime. Un risultato, tuttavia, che - aggiunge - non distoglie il nostro sguardo dal 'numero oscuro' di casi non denunciati e da tutti quei delitti che si consumano nel mondo virtuale, dove i minori sono sempre più esposti ed indifesi" 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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