E' in programma domani alle 15
l'audizione al Copasir del ministro della Difesa, Guido
Crosetto. L'obiettivo è fare chiarezza dopo che nel corso di un
colloquio con il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone - poi
trapelato sulla stampa - il titolare della Difesa aveva avuto
parole critiche nei confronti dell'Aise. Il Comitato aveva
quindi deciso di approfondire il caso con una serie di
audizioni.
Crosetto aveva riferito a Cantone di avere rapporti "non
particolarmente buoni con l'Aise", cui aveva contestato "in più
di un'occasione mancate informazioni che avrebbero potuto anche
creare problemi alla sicurezza nazionale". Era stato lo stesso
ministro a chiedere a Cantone - che indaga sugli accessi abusivi
ad alcune banche dati sensibili attribuiti al finanziere
Pasquale Striano - di essere ascoltato dopo che sui media erano
apparse notizie riservate che lo riguardavano, tra le quali
quella della mancata assunzione all'Aise, dopo il colloquio di
selezione, della moglie del ministro. Chi potrebbe avercela con
lei, gli domanda il procuratore? Ed è a questo punto che
Crosetto parla dei suoi rapporti con l'Aise e con il suo
direttore che, affermava, "sono formalmente buoni anche se le
rimostranze per i fatti che ho indicato le ho anche esplicitate
a lui contestandogli la mancanza di doverosa cooperazione".
In seguito alla pubblicazione del colloquio, l'Autorità
delegata alla sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, ha
pubblicamente assicurato piena fiducia e stima in Caravelli -
nominato anche prefetto in quei giorni - e nell'agenzia
d'intelligence esterna. E lo stesso ministro si è allineato,
negando dissapori e dicendosi pronto a chiarire nella sede
opportuna, il Copasir, il senso delle sue parole.
Domani il Comitato lo ascolterà per comprendere se tutto
funziona a dovere nella collaborazione tra due componenti
essenziali del sistema di sicurezza, Nelle prossime settimane
potrebbero essere sentiti dall'organismo parlamentare altre
persone interessate dal caso, dallo stesso Caravelli al
sottosegretario Mantovano.
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