Ancora tensioni nel carcere
sanremese di Villa Armea. Ieri intorno all 21 per protesta
alcuni detenuti hanno incendiato alcune suppellettili
all'interno delle celle, creando una grande nube di fumo che ha
investito le tre sezioni del carcere. Grazie all'intervento del
personale di Polizia penitenziaria della caserma libero dal
servizio i circa 140 detenuti sono stati sfollati e collocati
all'intento dell'aria passeggi. Lo riferisce Fabio Pagani
segretario della UilPa Penitenziaria. "Ribadiamo che servono
misure efficaci e immediate a partire dal deflazionamento della
densità detentiva, dal rafforzamento della Polizia penitenziaria
e dall'assicurazione dell'assistenza sanitaria e psichiatrica.
Il carcere di Sanremo rischia il tracollo da un momento
all'altro - denuncia Pagani -. Saremmo peraltro curiosi di
sapere cosa ne è stato dei provvedimenti annunciati dal ministro
della Giustizia, Carlo Nordio, all'indomani della conversione
dell'inutile decreto carceri, quando aveva anticipato che
avrebbe chiesto pure un incontro al Presidente Mattarella. Dopo
due anni, le condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria
sono ulteriormente peggiorate. Dunque, lo sappia la Premier,
sotto il suo Governo le condizioni delle carceri e di lavoro per
gli agenti sono ancora più indegne che in passato per una
'nazione' civile".
Intanto un detenuto italiano in carcere a Genova per rapina
ieri si è arrampicato sul crocefisso che si trova sul muro
interno del carcere ed è arrivato fino al 4^ piano minacciando
di buttarsi nel vuoto. La polizia penitenziaria ha dato
l'allarme mentre il piano terra diventava una distesa di
materassi per evitare il peggio. Sul posto sono stati chiamati
anche i vigili del fuoco. La Penitenziaria ha cominciato le
trattative con il detenuto che sono andate avanti per oltre due
ore e alla fine l'uomo è stato convinto a scendere.
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