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Sogei revoca le cariche a Iorio, al direttore generale 100 mila euro di mazzette

Sogei revoca le cariche a Iorio, al direttore generale 100 mila euro di mazzette

Acquisita una gran mole di documenti. Sequestrati i dispositivi elettronici al referente di Musk in Italia

16 ottobre 2024, 19:33

di Marco Maffettone

ANSACheck
Il dg di Sogei Paolino Iorio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il dg di Sogei Paolino Iorio - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Una enorme mole di documenti acquisiti". Gli inquirenti che indagano su un giro di mazzette sugli appalti che riguardano Sogei ma anche i ministeri della Difesa e dell'Interno non usano giri di parole per commentare le perquisizioni effettuate ieri a carico dei 18 indagati, tra cui Andrea Stroppa, il referente di Elon Musk in Italia accusato di concorso in corruzione. Dopo l'esplosione del caso giudiziario, con l'arresto in flagranza del dg dell'area Business, Paolino Iorio, i vertici di Sogei, verranno sentiti la prossima settimana dalla Commissione parlamentare di vigilanza sull'Anagrafe tributaria "nell'ambito dell'indagine conoscitiva già avviata". Nel frattempo però la società in house del ministero dell'Economia si è già mossa: Il Cda convocato d'urgenza ha deliberato la revoca immediata di tutte le cariche, gli incarichi e le procure conferite a Paolino Iorio. Ed inoltre, fa sapere Sogei, è stato disposto l'invio di una nota informativa alla Procura regionale della Corte dei conti e il conferimento del mandato a un legale a tutela di Sogei nell'ambito del procedimento a titolo di parte offesa. Sul fronte delle indagini, invece, gli accertamenti si concentrano anche sulle attività del trentenne, ex hacker finito alla corte del tycoon americano, a cui sono stati sequestrati pc e cellulare.

 

Chi indaga è a caccia del documento della Farnesina, un atto interno, di cui in alcune intercettazioni Stoppa parla con l'ufficiale di Marina che gli avrebbe consegnato in cambio di favori. Il ministero degli Esteri ha precisato che non dovrebbe trattarsi di un documento "riservato", così come invece cristallizzato dai pm nel capo di imputazione, ma di un documento interno, "un elenco di necessità espresse dal ministero (il numero delle ambasciate e consolati) da collegare al sistema" satellitare Starlink "se eventualmente fosse andata avanti". Secondo l'impianto accusatorio il militare indagato "ha inoltrato il documento "del Ministero degli Affari Esteri redatto a margine di una riunione tenutasi in data 29 agosto scorso alla quale" l'indagato "ha preso parte in virtù del proprio-ruolo di Ufficiale della Marina Militare in forza al VI Reparto dello Stato Maggiore Difesa" e che aveva "ad oggetto la valutazione del progetto finalizzato all'impiego con scopi militari prima e dual use dopo, delle tecnologie satellitari fornite dall'azienda americana Space X". Intanto la Procura ha chiesto la convalida dell'arresto del dg di Sogei sollecitato la misura dei domiciliari.

 

Nel corso dell'interrogatorio con i pm, il manager ha sostanzialmente ammesso di avere ricevuto denaro dall'imprenditore fermato con lui dai Finanzieri mentre cedeva una mazzetta da 15 mila euro la sera del 14 ottobre a Roma. Gli inquirenti contestano a Iorio di avere ricevuto oltre 100 mila euro sotto forma di tangenti dall'imprenditore che davanti ai pm si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il dg aveva contatti con l'imprenditore, con quale comunicava su una utenza mobile ad hoc, dal febbraio del 2023 come lui stesso ha ammesso nel corso dell'interrogatorio. Secondo l'accusa gli incontri avvenivano due volte al mese ma non sempre avveniva la cessione di denaro. La vicenda giudiziaria provoca anche riflessi politici. Il Pd chiede al governo spiegazione sull'accordo con Starlink. "Su Starlink e sugli accordi che questa società avrebbe fatto con il governo italiano abbiamo presentato una interrogazione - afferma il presidente dei senatori dem, Francesco Boccia - per chiedere chiarezza su un accordo tra la premier Giorgia Meloni ed Elon Musk che prevedrebbe la revisione del Pnrr e l'affidamento a Starlink della connessione delle aree grigie, laddove la banda dovrebbe arrivare a 1 Giga. Anche alla luce di quanto sta avvenendo, sarebbe il caso che il governo venisse in Parlamento a rispondere alla nostra interrogazione e a spiegare i termini di questo accordo", conclude.

 

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