Dovrebbe essere effettuata
mercoledì prossimo, 23 ottobre, o al massimo giovedì, l'autopsia
sul corpo di Eros Di Ronza, il 37enne che la mattina del 17
ottobre ha tentato di rubare, con un complice poi fuggito, dei
gratta e vinci da un bar di viale Da Cermenate, a Milano, ed è
stato ucciso a colpi di forbici dai gestori, Shu Zou, 30 anni, e
lo zio Liu Chongbing, 49, rispettivamente nipote e marito della
donna titolare dell'esercizio commerciale.
Due giorni fa la gip di Milano Tiziana Gueli ha confermato
l'accusa di omicidio volontario, contestata dalla Procura
nell'inchiesta della Polizia, ma ha scarcerato i due, disponendo
per loro i domiciliari. La giudice, infatti, pur non
riconoscendo la legittima difesa, ha tenuto conto del "contesto
particolare" del delitto, "manifestazione di rabbia e
frustrazione", perché i due "avevano appena subito un furto che,
a quanto dichiarato, è soltanto l'ultimo di una lunga serie".
Dai primi accertamenti del medico legale sono state
individuate 36 ferite sul corpo del 37enne. Almeno venti le
forbiciate, stando all'imputazione, "al petto, all'addome, alla
schiena, ai fianchi, alle gambe ed agli arti superiori".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA