(di Fabrizio Cassinelli)
Mentre tutta Rozzano piange la
morte di Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso con una
coltellata durante una rapina per un paio di cuffie da pochi
euro, da parte di un 19enne pregiudicato, Daniele Rezza, poi
costituitosi, nelle strade e nelle piazze della cittadina alle
porte di Milano si continua a spacciare come se niente fosse.
"Qualche giorno sottotraccia - dice un agente che opera sul
territorio rozzanese - per aspettare che se ne vadano i tanti
giornalisti che girano - e tutto tornerà come prima". Uno
spaccio diffuso, alla luce del giorno e sfacciato, che spesso
avviene mentre passa la gente comune, o nei pressi di scuole e
uffici, come si vede in un video girato poco prima della morte
di Manuel, perfino con armi in vista, come fa un pusher che
protegge i suoi traffici con una katana in mano.
"Qui a Rozzano non ci sono famiglie egemoni, di mafia o
'ndrangheta o altro - spiega Massimiliano Filiberti,
luogotenente dell'Arma in pensione da un anno, per un decennio
al comando della caserma dell'Arma di Rozzano - E proprio questa
assenza ha favorito una parcellizzazione del fenomeno, anche
grazie ai tanti soggetti ai domiciliari, ne contavamo 50-80
contemporaneamente". Le vie più battute dai pusher sono quelle
dei fiori: Oleandri, Mimose, Peonie; nelle case Aler ci sono
uno, due e talvolta anche tre spacciatori per palazzo. "Certo il
cuore del problema è nei numeri - aggiunge Filiberti - Rozzano è
una delle cittadine con il rapporto più alto tra alloggi
popolari e popolazione, livelli da record europeo. Ed è evidente
che dove si permette alla povertà di concentrarsi, si
concentrano anche gli espedienti". Per fare un contrasto serio
"servono meno parole e più fatti - racconta anonimamente un
altro carabiniere - Qui c'è tanto clamore da anni ma intanto
lavoriamo sotto organico. E i nuovi che vedo arrivare sono
colleghi agli inizi, che dobbiamo stare attenti noi per loro".
Parlando con i ragazzi per le strade poi si viene a sapere
che due giorni prima dell'uccisione di Manuel (avvenuta nella
notte tra il 10 e l'11 ottobre) sarebbe stato sfiorato un altro
accoltellamento, che sarebbe avvenuto al mercato di piazza
Foglia "tra due marocchini, in mezzo alla gente che faceva la
spesa". Territorio, debiti, cambi di alleanze alla base delle
risse: "Basta pensare a Z. - raccontano poco distante
dall'oratorio -. Nel 2022 hanno tentato di ucciderlo tre volte
in due giorni. Eppure oggi spaccia con il giro di quelli che lo
volevano morto".
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