Il vescovo di Bogor, in Indonesia, mons. Paskalis Bruno Syukur, ha motivato la sua richiesta di non essere creato cardinale nel prossimo Concistoro - richiesta accettata ieri da papa Francesco - col suo "desiderio di crescere ancora nella vita sacerdotale, nel servizio alla Chiesa e al popolo di Dio". Non si sa però fino a che punto possa aver influito sulla sua scelta il fatto che nella sua diocesi sono emersi casi di abusi sessuali su minori, che toccano anche strutture della Chiesa e di cui è responsabile proprio la diocesi.
Della vicenda parla oggi Repubblica, con riferimento a quanto scritto dal magazine indipendente Tempo sul fatto che casi di abusi sessuali hanno iniziato a essere segnalati nella diocesi di Bogor. Oltre a un caso di abuso sessuale di un chierichetto nella chiesa di St Herculanus a Depok, West Java, che è stato reso noto lo scorso giugno, si sospetta che un fatto simile sia avvenuto presso la Kancana Bejana Rohani Foster Home, sempre a Depok.
Il presunto autore in quest'ultimo caso sarebbe frate Angelo Ngalngola, che ha affermato che l'orfanotrofio era autorizzato dalla diocesi.
Il vescovo Syukur ha già affermato che "gli abusi devono essere affrontati apertamente". Il settimanale ha raccolto le accuse di diversi ospiti dell'orfanotrofio cattolico, e potrebbero emergere situazioni di insabbiamento.
Sulla rinuncia di mons. Syukur alla porpora, intanto, l'arcidiocesi di Giacarta, di cui quella di Bogor è suffraganea, l'ha definita una "notizia sorprendente ma ci devono essere motivazioni forti che rispettiamo".
Mons. Syukur, dell'Ordine francescano dei Frati Minori, era uno dei 21 nuovi cardinali, di cui 20 'elettori', da creare nel Concistoro convocato da papa Francesco per il prossimo 7 dicembre: le nuove porpore diventano quindi 20, delle quali 19 nuovi 'elettori'. Syukur ha 62 anni, essendo nato a Ranggu il 17 maggio 1962, e dal 21 novembre 2013 è vescovo di Bogor. Dal 2018 al 2022 è stato secondo vicepresidente della Conferenza episcopale dell'Indonesia, e dal 2022 ne è segretario generale.
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