Il nome di 13 cittadine e cittadini
che hanno dato lustro alla città di Milano sono stati iscritti
oggi al Famedio del Cimitero monumentale. Si tratta di sette
uomini e sei donne.
Ci sono il giornalista ucciso in Iraq Enzo Baldoni, il
commissario Luigi Calabresi, il pianista e direttore d'orchestra
Maurizio Pollini, l'architetto Italo Rota. Poi la
neuropsichiatra infantile Maria Alda Bencini, Irene Camber
leggenda della scherma azzurra, Maria Bianca Cita, scienziata,
geologa e paleontologa, la presidente di MiTo Anna Gastel, Don
Luigi Melesi che è stato cappellano nel carcere di San Vittor,
Franca Nuti, grande interprete del teatro italiano, la
scienziata e coautrice della scoperta del Bosone di Higgs Laura
Perini, il fondatore di Peck Angelo Stoppani, il giornalista
Giuseppe Turani.
Il sindaco Giuseppe Sala ha ricordato come "un aspetto che
emerge con evidenza in questa cerimonia è che oggi, nel Famedio,
celebriamo Milano, ma non dimentichiamo che Milano è l'Italia".
"Milano in questi anni ha realizzato una grande
trasformazione - ha rimarcato - ma ciò sarebbe poca cosa se non
servisse al progresso dell'intera comunità nazionale. Le
conquiste e i sogni delle donne e degli uomini che celebriamo in
questo luogo sono le conquiste e i sogni che hanno fatto
crescere e reso migliore l'intero Paese". La presidente del
Consiglio comunale di Milano Elena Buscemi ha sottolineato come
"gli sforzi di queste donne e di questi uomini, le loro virtù
civiche sono testimonianze da custodire e tramandare alle future
generazioni, poiché dalla loro conoscenza i nostri concittadini
possano trovare spunti per rendere Milano più creativa, più
bella, più innovativa, più giusta e più libera". Alla cerimonia
tra i tanti parenti dei cittadini iscritti anche la vedova di
Enzo Baldoni, Giusi Bonsignore. "Sono molto emozionata
naturalmente - ha detto ai cronisti - e penso che per Enzo
questo regalo che è stato fatto dalla città di Milano, che
adorava questa città, è qualcosa di veramente molto importante.
È un riconoscimento che serviva".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA