Fogli con sopra scritta una frase,
orsacchiotti, corone di rosario, fotografie. Sono gli oggetti
che le persone hanno lasciato nella scarpata di Pian delle More,
il punto impervio, sulle colline sopra il lago di Barcis dove fu
trovato il corpo di Giulia Cecchettin. Piccoli gesti di
solidarietà per ricordare la giovane uccisa dall'ex fidanzato,
come ricorda oggi il Messaggero Veneto e i giornali del Gruppo
Nem che alla vicenda dedicano due pagine.
Il luogo dove fu trovato il corpo si trova alcuni metri sotto
il livello di una strada non molto frequentata e di non facile
transito, che di solito d'inverno viene chiusa al traffico.
Non si tratta del solo gesto di affetto verso la giovane: in
Friuli sono tante le iniziative in corso, C'è, ad esempio, a
Barcis (Pordenone), un artigiano che ha scolpito un manufatto in
legno per raffigurare alcuni animali, a testimoniare l'abbraccio
del bosco a Giulia. E' esposta in un palazzo storico del piccolo
comune. Molti residenti della zona - ricorda il Messaggero
Veneto - parteciparono spontaneamente alle ricerche di Giulia
quando queste si concentrarono nella zona. Un evento che ha
lasciato il segno, qui e ad Aviano (Pordenone), all'esterno
della cui biblioteca è da allora esposto uno striscione dedicato
a Giulia.
E poi, incontri nelle scuole per sensibilizzare i più giovani
contro la violenza di genere, fiaccolate, "camminate per la
vita" (una si svolgerà il 18 novembre), alle quali - fanno
notare - ha partecipato tutta la comunità, compresi giovani e
uomini.
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