Per Alessandro Impagnatiello "non
ci sarà mai perdono" e "non credo alle sue scuse e al suo
pentimento". Così ha assicurato Chiara Tramontano, sorella di
Giulia, uccisa incinta uccisa dall'allora suo compagno, lo
scorso maggio, parlando a Bruno Vespa durante il programma
'Cinque minuti'.
"Non ha urtato lo specchietto della mia auto e non intendo
perdonare perché non riesco a immaginare che mia sorella non ci
sia più per colpa di una persona così" ha aggiunto, parlando
anche della reazione di Impagnatiello durante l'ultima udienza e
delle "innumerevoli smorfie" con cui "ha creduto di essere
perfino superiore a chi stava parlando di fronte a lui con una
toga. Non accetterò mai le scuse e non credo al suo perdono".
In passato Chiara aveva manifestato alla sorella i suoi dubbi
sul compagno: "Non le ho mai detto di non doversi fidare fin
quando non ho visto che all'esterno, alcune cose che affermava
mancavano di un fondamento di verità. Mi sono permessa quando le
bugie si sono accavallate" ha raccontato.
Impagnatiello, secondo Chiara Tramontano "è un uomo che ha
costruito un castello di sabbia su se stesso che si è sgretolato
- ha concluso - davanti a due donne che avevano molto più
coraggio e determinazione di quanto ne potesse sognare di avere
lui" ovvero Giulia e l'altra ragazza dell'uomo, che avevano
deciso di affrontarlo.
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