"Mai molar", 'non mollare mai'.
Paola Deffendi, la madre di Giulio Regeni, ha chiuso con questa
tipica esortazione triestina il suo breve intervento in
occasione dell'inaugurazione di una panchina gialla dedicata a
Giulio al Campus di Area Science Park, sul Carso triestino.
Paola Deffendi ha sottolineato che oggi in Italia sono "125 o
130 le panchine gialle, la prima è stata inaugurata a Cagliari
davanti alla sede del Palazzo di giustizia". Secondo la madre di
Regeni la panchina è un oggetto "importante, è un segno di
speranza. La targa di marmo è bella ma è ferma, sulla panchina
invece ci si siede, ci si confronta, si discute". Le panchine
gialle in Italia "stanno aumentando e questo ci permette di
tenere accesa la luce sulla ricerca di verità, è quella che noi
chiamiamo una 'memoria attiva'. Mai molar", ha concluso.
Prima della madre, è intervenuto il padre di Giulio, Claudio
Regeni. "Giulio si sarebbe trovato molto bene insieme a voi - ha
detto - perché aveva passione, volontà di scoprire, di cercare
di capire meglio come funziona il nostro mondo e cercare di
aiutare le persone meno fortunate. Giulio sapeva di essere
fortunato - ha proseguito Claudio Regeni - perché era un
cittadino nato in un Paese democratico, ha avuto la possibilità
di studiare, di viaggiare, di esprimersi liberamente".
La panchina, come ha spiegato la direttrice generale di Area
Science Park, Anna Sirica, è stata realizzata con un impegno dei
dipendenti, perché il loro lavoro è quello dei ricercatori,
"lavorano come lavorava Giulio". Si è deciso dunque di fare una
colletta e il ricavato andrà a parziale copertura delle spese
processuali.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA