In piazza anche per difendere il
'diritto alla doccia': è il contenuto di uno dei tanti
striscioni che gli studenti e i cittadini hanno portato nel
centro storico di Potenza, dove è in corso una manifestazione di
protesta contro la crisi idrica a cui partecipano diverse
centinaia di persone. In particolare, gli studenti potentini
hanno rinviato di 24 ore la manifestazione sulla scuola che
nelle altre città italiane si è tenuta ieri.
Nei 29 Comuni lucani, tra il capoluogo di regione,
interessati dalle drastiche riduzioni quotidiane dell'erogazione
idrica sta crescendo la tensione: stamani gli studenti hanno
inneggiato cori e slogan anche contro il presidente della
Regione Basilicata, Vito Bardi (Forza Italia). Studenti,
cittadini e rappresentanti di Cgil, Uil e Usb - una delegazione
sarà ricevuta dal prefetto di Potenza. Michele Campanaro, e dal
sindaco, Vincenzo Telesca (centrosinistra) - stanno esprimendo
perplessità sulla scelta di far convogliare l'acqua del fiume
Basento ("che ci fa paura perché sarebbe inquinata") nella diga
del Camastra, sempre più vuota, al centro della crisi idrica
lucana e sulle analisi da svolgere sulla potabilità.
I tre punti principali della manifestazione - hanno spiegato
gli organizzatori del Comitato Acqua pubblica - sono: acqua
pulita, trasparenza nella gestione e rispetto dei 140 mila
cittadini interessati dalle restrizioni quotidiane
dell'erogazione idrica.
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