E' stata mandata a processo, con le
accuse di patrocinio infedele e falso in atto pubblico,
l'avvocata Serena Grassi, imputata per aver ingannato più volte,
tra il 2020 e il 2022, l'attrice ed ex showgirl Randi Ingerman
"facendole credere", anche creando "provvedimenti
giurisdizionali falsi", di aver avviato o addirittura vinto
alcune cause, che in realtà o non esistevano proprio o erano
state perse.
Lo ha deciso stamani la gup di Brescia Federica Brugnara, che
ha disposto il rinvio a giudizio nel procedimento in cui sono
parti civili la stessa Ingerman, rappresentata dal legale Davide
Steccanella, e la giudice milanese (da qui la competenza di
Brescia) Adriana Cassano Cicuto, assistita dall'avvocato Andrea
Del Corno. L'imputata, infatti, avrebbe fatto passare la giudice
e anche una collega, Zenaide Crispino, ignare di tutto, come
firmatarie di provvedimenti in realtà taroccati. E il pm di
Brescia Giovanni Tedeschi nei mesi scorsi aveva chiesto il
rinvio a giudizio per l'avvocata 44enne.
In un caso, tra l'altro, l'avvocata, secondo le accuse,
avrebbe fatto credere ad Ingerman che aveva avuto ragione in un
procedimento contro una banca per una somma totale di "277mila
euro" e in un'altra occasione le avrebbe detto di aver
presentato "un ricorso all'Inps" o anche "di essersi costituita
in giudizio" contro una clinica, che aveva assistito l'attrice,
anche ex protagonista di famosi spot pubblicitari, per problemi
personali.
Il processo inizierà il 7 marzo davanti al giudice
monocratico della prima sezione penale di Brescia.
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