Arrivano le condanne per il
presunto crac da 130 milioni di euro del gruppo editoriale
Epolis, attivo in varie regioni italiane con numerose testate. A
otto anni dal rinvio a giudizio deciso nel maggio 2016 dal gup
del tribunale di Cagliari Giovanni Massidda, la prima sezione
del tribunale di Cagliari ha condannato l'ex editore Alberto
Rigotti al nove anni di reclusione, mentre il fondatore della
free press Nicola Grauso a 5 anni.
Il dispositivo della sentenza è stato letto oggi e di fatto
accoglie le richieste del pubblico ministero Giangiacomo Pilia.
Quattro anni a Sara Cipollini e Michela Veronica Crescenti, 3
anni e 9 mesi ad Alessandro Valentino e tre anni e sei mesi a
John Gaethe Visendi. Per alcuni capi d'accusa è intervenuta la
prescrizione e per altri ci sono state assoluzioni.
Rigotti e Grauso sono stati, inoltre, interdetti "in
perpetuo" dai pubblici uffici mentre gli altri (Cipollini,
Crescenti, Visendi e Valentino) per la durata di cinque anni.
Gli imputati condannati dovranno risarcire anche i
giornalisti che si sono costituiti parte civile ma la
liquidazione sarà stabilita dal giudice.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA