"Le ascendenze culturali di ognuno
non valgono di per sé se non sono accompagnate dalla capacità di
convincere tutto il collegio" e per questo non hanno motivo di
continuare "i tormenti del Parlamento sulla scelta dei nuovi
giudici, è il collegio che decide" e 'la Corte costituzionale si
basa sul contemperamento e bilanciamento di valori e interessi,
e nessun valore è tiranno". Questa l'esortazione al Parlamento
del presidente uscente della Consulta Augusto Barbera - nel suo
discorso di commiato - a superare l'impasse nel rinnovo dei
giudici costituzionali.
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