/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Vanna Marchi e figlia querelano un utente social: 'Basta calunnie'

Vanna Marchi e figlia querelano un utente social: 'Basta calunnie'

"Siamo cittadine che da tempo hanno scontato la pena inflitta"

MILANO, 10 dicembre 2024, 11:37

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

 "Abbiamo da tempo interamente scontato la pena inflittaci dalla Giustizia Italiana al termine di un processo di vasta risonanza mediatica e da allora viviamo, come tutti, con il provento del nostro lavoro, per cui oggi non ci riteniamo cittadine diverse da chiunque altro". E "crediamo che non possa essere consentito a nessuno di pubblicamente, quanto impunemente, prodursi in affermazioni ed accuse non solo sprezzanti e malevole, ma all'evidenza gravemente calunniose".


    Lo scrivono Vanna Marchi e la figlia Stefania Nobile in una querela depositata in Procura a Milano per diffamazione aggravata in relazione ad un commento postato da un utente sui social.
    Sul profilo del gestore di un noto locale a Milano, frequentato dalle due donne e che è seguito da "259mila follower", come si legge nella denuncia depositata dall'avvocato Davide Steccanella, "tale sig. Antonio (nickname Tonisixsnine)", infatti, nel "riferirsi in modo critico al locale" ha postato il 6 dicembre "nello spazio aperto ai commenti pubblici degli utenti" frasi "di carattere gravemente diffamatorio". Oltre al "turpiloquio", nel post l'utente parla di "riciclo di denaro rubato da due fantomatiche commercianti" che continua "ad essere ripulito".


    E' "palesemente diffamatorio, ben oltre il mero insulto", scrivono Vanna Marchi e la figlia, "l'averci pubblicamente e indistintamente attribuito la paternità di una plurima commissione di gravi reati, per avere, si legge, messo in piedi un'attività commerciale appositamente destinata al ripetuto riciclaggio di denaro da noi rubato, al fine di garantirci l'impunità". E "commenti pubblici di tal fatta rischiano di creare pericolose campagne d'odio indiscriminato nei nostri confronti", spiega Marchi, ex 'regina delle televendite' condannata in via definitiva anche per truffa assieme alla figlia.
    Entrambe chiedono, dunque, ai pm di identificare l'utente e di accusarlo di diffamazione. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza