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Abusi e sevizie su un sedicenne a Milano, fermati un uomo e un ragazzo di 14 anni

Abusi e sevizie su un sedicenne a Milano, fermati un uomo e un ragazzo di 14 anni

Violenze terribili in un condominio. Pm: ipotesi tortura

MILANO, 11 dicembre 2024, 19:57

di Igor Greganti e Francesca Brunati

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una vicenda assurda in tutta la sua violenza, con scene da film dell'orrore e in un contesto di degradazione umana. Così è stato definito da chi indaga ciò che è successo nella notte tra lunedì e martedì scorso in un condominio alla periferia nord di Milano, dove un 16enne è stato costretto a subire per ore abusi sessuali e sevizie, filmate con un telefono, da un uomo di 44 anni e da un ragazzo di 14. I due sono stati fermati dalla Polizia, nell'inchiesta della Procura e della Procura per i minorenni, poche ore dopo quei terribili fatti per i quali gli inquirenti, tra l'altro, stanno anche valutando l'ipotesi di reato di "tortura".

Al momento, nelle indagini coordinate dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Ilaria Perinu, della Procura guidata da Marcello Viola, vengono contestate le imputazioni di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona, lesioni, sia fisiche che psicologiche, e la rapina del telefono del 16enne, oltre alla produzione di materiale pedopornografico per quei filmati che hanno ripreso, istante dopo istante, gli abusi. Stando a quanto ricostruito finora da inquirenti e investigatori, il 9 dicembre il 14enne ha contattato il 16enne e l'ha invitato a casa sua.

E in quel palazzo, soprattutto in uno scantinato, sarebbero avvenute le violenze ai danni del minore, a cui avrebbe preso parte anche il 44enne, senza precedenti penali, che abita nello stesso edificio e che sarebbe stato chiamato proprio dal 14enne per prendere parte agli abusi, avvenuti durante la notte tra lunedì e martedì.

Violenze che sono state filmate col telefono, poi sequestrato dagli investigatori nelle indagini. La vittima, che soffre di un deficit cognitivo, è stata trovata da una volante della Polizia mentre vagava in strada, dopo che era riuscito a liberarsi dai suoi aguzzini. Era seminudo e non riusciva a parlare. Ha avuto la forza, però, di indicare agli agenti il nickname su Instagram del 14enne e così è scattata l'inchiesta che poche ore dopo ha portato ai due fermi.

Il ragazzo è ancora ricoverato in ospedale e quando starà meglio sarà ascoltato dagli inquirenti, che stanno cercando di mettere in fila tutti i dettagli di una vicenda che ha profili che allo stato restano inspiegabili, se non con la estrema disumanità di ciò che è avvenuto.

C'è da ricostruire, infatti, anche con le analisi delle immagini acquisite, se le violenze siano avvenute solo nello scantinato o anche nell'abitazione del 44enne o in quella del 14enne. E andrà ricostruito pure il rapporto tra i due minorenni, se fossero conoscenti, amici o se si fossero messi in contatto soltanto sui social. Il 16enne vive con il padre e le sorelle e la famiglia è seguita dai servizi sociali del Comune di Milano.

La pm Perinu inoltrerà domani mattina la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere per il 44enne. Sarà, poi, interrogato dal gip che dovrà emettere l'ordinanza. Della posizione del 14enne, invece, anche lui fermato e con richiesta di custodia cautelare, se ne occupa la Procura per i minorenni, guidata da Luca Villa.

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