E' in atto una rimonta dell'alta
pressione che dall'oceano Atlantico ha raggiunto il Mediterraneo
e quindi l'Italia acquisendo anche una componente africana. La
fase di stabilità atmosferica durerà tre giorni. Antonio Sanò,
fondatore del sito www.iLMeteo.it , avvisa che fino a mercoledì
la presenza dell'anticiclone favorirà generali condizioni di bel
tempo con cielo sereno o poco nuvoloso su gran parte delle
regioni. Tuttavia la scarsa ventilazione aiuterà il formarsi di
banchi di nebbie spesso persistenti per gran parte del giorno. E
dove non ci sarà la nebbia saranno le nubi basse a farla da
padrone. Le zone a rischio saranno la Pianura Padana, la
Toscana, la Liguria e in genere le coste tirreniche. Il sole
invece sarà prevalente in montagna e al Sud. L'anticiclone
inoltre sarà alimentato da aria più calda in quota che
incoraggerà le temperature ad aumentare, soprattutto sulle
vallate alpine. I valori in montagna potrebbero così superare
facilmente i 13-14°C così come al Sud, a fronte dei 5-8°C
riscontrabili dove ci sarà nebbia o nubi basse.
Questa staticità dell'atmosfera finirà mercoledì 18; da
giovedì dal Nord Europa farà il suo ingresso una perturbazione
atlantica alimentata da aria fredda in quota. L'ingresso del
fronte instabile sarà accompagnato dall'irruzione di venti molto
forti dai quadranti settentrionali. Tra giovedì e venerdì il
tempo peggiorerà via via più diffusamente dal Nord verso il
Centro-Sud, si formerà altresì un ciclone che, piuttosto
velocemente, attraverserà l'Italia scorrendo lungo il Mare
Adriatico. Venerdì 20 ci sarà il clou del maltempo; venti di
tempesta soffieranno col Maestrale, il Ponente, il Libeccio e il
Grecale, sferzando le coste esposte e sottoponendole a forti
mareggiate. Le raffiche potrebbero superare addirittura i 100
km/h. Nel contempo il maltempo, dopo aver interessato il Nord
nella giornata di giovedì, colpirà il Centro-Sud, soprattutto il
medio adriatico e il basso Tirreno. Col previsto calo delle
temperature, la neve tornerà a scendere fin sopra i 7-900 metri
sugli Appennini centrali, oltre i 1000-1300 metri al Sud e fino
a zero metri sui confini alpini e zone limitrofe. Questa
ennesima tempesta terminerà nella sera/notte di venerdì, infatti
il weekend del 21-22 dicembre pare virare verso la rimonta
dell'anticiclone, quindi con bel tempo prevalente, ma anche con
forti venti da Nord. Per Natale ad oggi sembra prevalere
l'ipotesi del dominio dell'alta pressione, ma è ancora troppo
presto per dirlo con certezza.
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