Nelle ultime settimane si stanno
moltiplicando le richieste di aiuto che riceviamo da persone
sequestrate e abbandonate nel deserto dalle autorità tunisine.
Si tratta di esseri umani che moriranno se non saranno soccorsi
tempestivamente. Lo dice Mediterranea saving humans secondo cui
l'ultima richiesta riguarda un gruppo di 7 persone catturate
dalla Garde Nationale tunisina in mare, mentre tentavano di
attraversare il Mediterraneo. Riportate a terra sono state
sequestrate e abbandonate nel deserto una settimana fa. Secondo
la Ong un tunisino che attraversava il deserto si è imbattuto
nel gruppo e ha prestato il suo telefono per fare una telefonata
di aiuto che è stata raccolta da Refugees in Libya.
"Continuiamo a ricevere decine di richieste di soccorso dal
deserto, in particolare nel tratto a sud ovest tra Tunisia ed
Algeria - spiega Laura Marmorale, presidente di Mediterranea
saving humans - Sono donne, uomini e bambini deportati dalle
autorità tunisine, anche con i pick up appena forniti
dall'Italia. Alcuni di loro sono sopravvissuti a naufragi,
catturati e successivamente deportati nel deserto a morire. Il
lato oscuro degli accordi tra governo italiano e autocrazia
tunisina è dunque questo, come fu l'accordo con la Libia per
trattenere le persone migranti nei lager".
"Chiediamo che intervenga la Croce Rossa Internazionale, che si
attivino le operazioni di soccorso per questi esseri umani che
ci chiedono aiuto. Chiediamo che l'orrore delle deportazioni
abbia fine. Abbiamo inviato queste notizie che riceviamo anche
al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oltre che ai
Presidenti di Camera e Senato del Parlamento italiano. In Italia
si deve sapere di quali crimini siamo diventati complici, per
l'assurda ossessione di fare arrivare meno persone sulle nostre
coste" conclude la presidente di Mediterranea.
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