"Non ci sono i presupposti di
sicurezza". Così, in una nota, le organizzazioni sindacali che
diffidano l'amministrazione penitenziaria del carcere di Sulmona
ad aprire il nuovo padiglione che dovrebbe ospitare altri 200
reclusi, portando a 650 il numero dei detenuti. Dopo
l'aggressione subita nei giorni scorsi da tre agenti di polizia
penitenziaria e dal direttore, Stefano Liberatore, i sindacati
chiedono interventi con una nota congiunta.
E' necessario, scrivono, "uno sfollamento dei detenuti e
soprattutto di trasferire i detenuti riottosi che hanno
aggredito i colleghi, detenuti che quotidianamente non vogliono
rispettare le regole penitenziarie imponendo le loro regole
anche con i loro metodi criminali".
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto inoltre "un
aggiornamento delle piante organiche urgente che tenga conto dei
cambiamenti delle condizioni lavorative e delle nuove esigenze
strutturali al fine di garantire un adeguato supporto al
personale già in servizio e una gestione efficiente della
struttura".
Sta meglio intanto il poliziotto aggredito lo scorso venerdì
con altri due colleghi. Per lui, dichiarato inizialmente in
prognosi riservata, non sono emerse complicanze nei successivi
esami.
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