A poco più di un anno dalle
polemiche, la frazione di Breuil-Cervinia può tornare a
chiamarsi Breuil-Cervinia. La giunta regionale della Valle
d'Aosta ha dato infatti parere favorevole al ritorno alla
denominazione, proposta dal Consiglio comunale di Valtournenche,
in sostituzione di quella di 'Le Breuil', che nel dicembre 2023
era diventata un caso nazionale. Per il presidente della
Regione, Renzo Testolin, la denominazione "consente di
conciliare l'identità originaria del luogo e l'evoluzione
economica e turistica dello stesso".
"Il toponimo Breuil-Cervinia - si legge nelle motivazioni del
Comune - è utilizzato da circa 50 anni per promuovere la
località ed è indicato su tutte le pubblicità ed informazioni
turistiche". Inoltre, "in ambito turistico è conosciuto a
livello mondiale e rappresenta un richiamo non solo per il
Comune di Valtournenche ma per l'intera Valle d'Aosta". Nella
deliberazione approvata dal Comune nel 2023 "questi aspetti non
erano stati tenuti sufficientemente in considerazione, mentre
successivamente la risonanza mediatica ha indotto il Consiglio a
riconsiderare l'opportunità di rinominare il toponimo in
questione".
La procedura aveva subito un rallentamento nel corso del
2024, dato che la Regione aveva ritenuto incompleta una prima
delibera del 28 aprile approvata dal Consiglio comunale di
Valtournenche, che quindi aveva dovuto nuovamente esprimersi.
Nella vicenda si è inserita anche una causa giudiziaria,
promossa dal Comune di Valtournenche contro due valdostani di La
Thuile, un commerciante e una guida alpina e maestro di sci, che
hanno registrato i marchi 'Breuil-Cervinia' e 'Cervinia' presso
l'ufficio italiano brevetti e marchi del ministero delle
Imprese, diffidando nel settembre scorso lo stesso ente locale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA