Oltre alle tre denunce coi
rispettivi verbali resi in questi giorni, la Procura di Milano,
da quanto si è saputo, punta a raccogliere a breve, attraverso i
canali di collaborazione, anche la versione della giovane
inglese che sarebbe stata vittima, così come altre donne, delle
aggressioni sessuali collettive nelle forme della "Taharrush
Gamea" nella notte di Capodanno in piazza Duomo, a Milano.
Per ora, nell'inchiesta condotta dalla Squadra mobile e
coordinata dall'aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia
Menegazzo, figura la denuncia della ventenne belga, la prima a
rendere noto il caso sui media e che era a Milano con cinque
amici, altre tre ragazze e due ragazzi. Al momento, questi
cinque giovani non avrebbero intenzione di sporgere denuncia, ma
è possibile che più avanti nelle indagini, attraverso Eurojust e
con ordine di investigazione europeo, potrebbero essere
ascoltati dagli inquirenti milanese per ricostruire anche loro
quegli abusi messi in atto con lo stesso schema adottato in
piazza anche tre anni fa.
E' stata raccolta anche la denuncia di una ventenne emiliana,
che era col compagno che è riuscito "a fatica" a tirarla fuori
dal "corridoio umano" vicino alla Galleria, dove sono avvenute
le violenze a cui avrebbero preso parte "in trenta o quaranta
ragazzi, soprattutto stranieri".
Infine, anche un'avvocata lombarda ha denunciato. Nel verbale
ha descritto quei minuti di terrore nella morsa del "branco". In
totale, gli inquirenti stanno indagando su almeno cinque episodi
(alcuni dei quali con più vittime), lavorando ancora sulle
immagini delle telecamere di sorveglianza e su altri video per
arrivare alle identificazioni degli autori.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA