"Non l'ho minacciata per nulla.
Nella mia vita avrò fatto 300 processi: tra tutti, questo è il
più vergognoso". Fabrizio Corona si è difeso così in aula
dall'accusa di tentata estorsione per aver ricattato una donna
che si era rivolta a lui nel 2021 per servizi editoriali e
pubblicitari su un libro che lei voleva pubblicare.
Stando alle indagini del pm di Milano Antonio Cristillo e
dei carabinieri, una volta completato il lavoro, lei si sarebbe
lamentata perché il libro non vendeva e a quel punto l'ex re dei
paparazzi avrebbe tentato di costringerla a non intentare azioni
legali contro di lui, minacciandola con "video che li ritraevano
in immagini intime".
Interrogato dalle parti nel processo a suo carico, Corona ha
affermato di aver subito "stalking" dalla donna, la quale
avrebbe anche minacciato di denunciarlo, approfittando del fatto
che era già in detenzione domiciliare e che soltanto poco tempo
prima era finito nuovamente in carcere per un'ulteriore querela.
Per l'ex fotografo dei vip, invitato dal giudice Mario Morra più
volte nel corso dell'udienza a contenersi nel linguaggio e negli
atteggiamenti, il video di cui parlava nella telefonata del
presunto ricatto non era a sfondo sessuale ma relativo alla
promozione del libro. La discussione delle parti è stata fissata
per il prossimo 27 marzo, quando sarà sentito anche l'ultimo
testimone della difesa.
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