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Carpentiere morto in porto, sciopero e corteo a Genova

Carpentiere morto in porto, sciopero e corteo a Genova

Per i sindacati è possibile ridurre il rischio oggettivo a zero

GENOVA, 06 febbraio 2025, 10:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Andiamo in prefettura a chiedere conto a istituzioni, politica, aziende, perché non è possibile che continuino a ripetersi queste morti sul lavoro".

A dirlo Stefano Bonazzi, segretario Fiom Cgil di Genova, mentre un lungo corteo di lavoratori partito da Piazza Cavour si dirige al Palazzo del Governo a chiedere, ancora una volta, che si poga fine alla lunga sequenza di morti sul lavoro.

È questa la risposta dei lavoratori delle Riparazioni Navali di Genova dopo la morte di Lorenzo Bertanelli, il carpentiere di 36 anni travolto ieri da una pesante elica mentre lavorava nel Bacino 2 di Ente Bacini.
    "Sono tre morti al giorno in tutto il 2024 è il secondo morto in porto nel giro di poco più di un mese - dice Stefano Bonazzi - oggi è il momento della rabbia da parte dei lavoratori che hanno scioperato ieri, che scioperano ancora oggi".
    Per Bonazzi: "Bisogna che i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza abbiano più potere all'interno di queste realtà dove c'è un'interferenza importante tra aziende dirette di appalto e di subappalto, occorre che i rappresentanti dei lavoratori abbiano più agibilità per far sì che ciò che è accaduto non si ripeta, per far sì che il rischio oggettivo, che c'è, venga ridotto a zero. Si può fare perché ci sono delle esperienze che ci dicono che si può fare oggi. Oggi bisogna provare a iniziare un percorso per conquistare questa soluzione".
   

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