Tre vittime in due giorni per le valanghe sulle montagne italiane.
In Trentino, nella zona di Capanna Presena, sull'omonimo ghiacciaio, nel gruppo dell'Adamello, uno scialpinista tedesco di 49 anni e' morto dopo essere stato travolto dalla neve che si e' staccata mentre era con un connazionale.
Travolto anche un bresciano di 36 anni, ricoverato in rianimazione a Trento. Illeso, invece, uno sciatore spagnolo di 23 anni, che ha visto il distacco e dato l'allarme.
Secondo quanto ricostruito la valanga si e' generata a monte rispetto al punto in cui la vittima stava sciando, in un punto compreso tra i 2.500 ed i 3.000 metri, al lato del ghiacciaio L'allarme al numero unico per le Emergenze 112 e' stato lanciato intorno alle 11 da parte di un quarto sciatore, unico illeso del gruppo. Sul posto sono arrivati rapidamente due elicotteri: l'unita' cinofila presente su un primo velivolo ha subito iniziato le ricerche dello scialpinista ancora sepolto dalla neve, mentre altri due sono rimasti semisepolti. Il tecnico di elisoccorso e l'equipe sanitaria dell'altro elicottero sono stati nel frattempo sbarcati sul posto e hanno provveduto ad estrarre i due scialpinisti rimasti parzialmente bloccati nella neve, prestando loro le prime cure del caso.
Il primo, il 36enne della provincia di Brescia, e' stato portato all'ospedale Santa Chiara di Trento ed e' ricoverato in rianimazione, mentre il secondo, tedesco di 51 anni, e' stato portato al Santa Maria del Carmine di Rovereto. Trasportati in quota grazie al supporto di un terzo elicottero da lavoro sono arrivati sul posto anche i soccorritori delle Stazioni di Vermiglio, Pejo, Val di Sole, Alta Val di Non, Campiglio, Rabbi e Val di Non del Soccorso alpino e speleologico Trentino. Di queste ultime due Stazioni sono state coinvolte anche le unita' cinofile. Lo scialpinista disperso e' stato estratto dalla neve in arresto cardiaco e ha perso la vita durante le operazioni di rianimazione. Ricevuto il nulla osta delle autorita' per la rimozione della salma, il corpo dell'uomo e' stato elitrasportato in piazzola a Vermiglio, mentre il personale di soccorso e due unita' cinofile sono rimaste sul posto per proseguire nella bonifica dell'area. Sempre a causa di una valanga, sono deceduti nella notte in ospedale i due scialpinisti, Elisa De Nardi, 38enne di Conegliano (Treviso), e Abel Ayala Anchundia, 40enne di Vittorio Veneto originario dell'Ecuador, che domenica erano stati travolti vicino a Forcella Giau, sopra Cortina D'Ampezzo, in Veneto. Un altro scialpinista che era con le due vittime, Andrea De Nardi, 51 anni, e' invece ricoverato a Pieve di Cadore (Belluno) con vari traumi ed un principio di ipotermia. I tre avevano raggiunto la localita' dolomitica per un'escursione. A dare l'allarme e' stato un quarto sciatore, che e' rimasto illeso.
Lunedi' mattina un altro incidente, protagonista uno sciatore australiano che e' rimasto ferito dopo essere stato travolto da una valanga sotto Punta Helbronner, sul ghiacciaio del Toula, nel massiccio del Monte Bianco. L'uomo e' stato estratto dalla neve dai compagni che erano con lui. Sul posto sono intervenuti il Soccorso alpino valdostano e il 118 che hanno trasferito il ferito in ospedale. Secondo una prima diagnosi lo sciatore ha riportato varie ferite ma non e' in pericolo di vita.
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