Sophia Loren sulla Croisette alla soglia degli 80 anni per restauro 'Matrimonio all'Italiana': ho progetto segreto che non posso rivelare. Standing ovation in cena in suo onore, domani tutto esaurito per suo masterclass. Applausi a film Dardenne, a 'Un certain regard' debutto Gosling alla regia, accoglienza fredda.
Sentiti applausi alla prima stampa del film dei fratelli Dardenne in concorso al Festival di Cannes 'Due giorni, una notte'. Un film dedicato alla crisi e alla perdita del posto di lavoro e soprattutto alla solidarietà senza ideologie. Si tratta della storia di Sandra (Marion Cotillard), una giovane donna che ha un solo fine: ottenere dai suoi colleghi di rinunciare ad un bonus di mille euro pur di non perdere il suo posto di lavoro. Ad aiutarla nell'impresa il marito, interpretato da Fabrizio Rongione. Il film nasce da un progetto al quale i fratelli Dardenne stavano lavorando da anni, incentrato proprio sulla crisi finanziaria che colpisce la vita delle persone comuni.
E' la giornata degli estremi, col cinema franco-parlante agli onori della cronaca: da un lato il vecchio maestro ginevrino Godard, dall'altro il nuovo astro del cinema popolare (Hazanavicius) che vuol far vedere di essere un autore.
THE SEARCH di Michel Hazanavicius con Berenice Bejo, Annette Bening, Maxim Emelianov. IN CONCORSO. Quattro destini riuniti dalla guerra. Siamo in Cecenia nel 1999 durante la seconda invasione russa quando il piccolo Hadji, in fuga, incontra Carole, in missione umanitaria per l'Unione Europea. Intanto la sorella di Kolia lo cerca dappertutto e si imbatte in un giovane soldato russo, Kolia, che scopre l'orrore quotidiano. Il primo film "drammatico" per il regista di "The Artist".
ADIEU AU LANGAGE di Jean-Luc Godard con Heloise Godet e Kamel Abdelli IN CONCORSO. Non è mai facile districarsi nelle trame del maturo Godard che preferisce la metafora al racconto. Qui mette in scena l'incontro tra un uomo e una donna e poi il confronto tra questa e il suo ex marito. In mezzo un cane, un bambino che nascerà, l'inutile affannarsi degli individui in cerca d'amore e protezione. Dopo un silenzio di quattro anni, Godard torna a parlare... per chi lo vuole capire. - L'HOMME QU'ON AIMAIT TROP di André Techiné con Guillaume Canet e Catherine Deneuve. FUORI CONCORSO. Adèle ritorna in Francia dopo il fallimento del suo matrimonio. Va a trovare la madre, proprietaria di casinò in costa azzurra e si lascia sedurre dal suo uomo di fiducia. Ma il destino non è degli innamorati...
MAIDAN di Sergei Loznitsa. FUORI CONCORSO. Un documentario di bruciante attualità su quella piazza di Kiev che nei mesi scorsi è diventata a ripetizione il centro dell'attenzione internazionale. Il regista registra, senza prendere posizione per quanto l'occhio del cinema può mantenersi neutrale. - FANTASIA di Wang Chao con Ruijie Hu e Su Su. UN CERTAIN REGARD. Tutta la disperazione del mondo nella vita quotidiana del piccolo Lin che vede lentamente morire suo padre di leucemia, la madre far di tutto per sopravvivere senza soldi, la sorella prostituirsi, il suo professore corteggiare la madre. Solo momento di felicità: una vecchia barca arenata con due strani passeggeri, padre e figlia. Ma un bel giorno la barca scompare.
SNOW IN PARADISE di Andrew Hulme con Frederick Schmidt e Martin Askew. UN CERTAIN REGARD. Nella periferia londinese Dave si dibatte tra piccoli furti e spaccio di droga. Finché si trova costretto a "eliminare" il suo migliore amico Tariq e scopre il senso di colpa e il rimorso...Un'opera prima che farà parlare.
P'TIT QUINQUIN di Bruno Dumont con Alane Delhaye, Lucy Caron, Bernard Pruvost. QUINZAINE DES REALISATEURS. Per la prima volta Bruno Dumont ride al cinema. E lo fa con una serie tv in chiave di commedia interpretata dal piccolo Quinquin e dalla sua fidanzatina Eve. Nel villaggio sul bordo del mare dove capeggiano una banda di ragazzini da Via Paal, i due si trovano alle prese con una serie di strani e paradossali assassini che cominciano con delle povere mucche ma poi comprendono una serie di donne adulte... Tra giallo e commedia, il regista disegna la condizione umana vista dai bambini.
LA FAVOLA DELLA PRINCIPESSA KAGUYA di Isao Takahata QUINZAINE DES REALISATEURS. Uno dei romanzi fondativi della letteratura giapponese diventa favola animata con la favola della principessa Kaguya che viene scoperta dai contadini in una canna di bambù, diventa una principessa bellissima e sfida una schiera di pretendenti ad avere i giusti titoli per chiedere la sua mano.
THE TRIBE di Myroslav Slaboshpytskiy con Grigoriy Fesenko,e Yana Novikova SEMAINE DE LA CRITIQUE. Il cinema ucraino conosce la sua grande giornata (insieme al documentario "Maidan") con quest'opera prima attesissima su un branco di giovani delinquenti tra cui si fa largo, con ogni mezzo, il giovane Sergey. Che ha la particolarità di essere sordo-muto, ma non per questo si tira indietro, fino al giorno in cui si innamora di Anna che si vende al miglior offerente per raccogliere i soldi e fuggire dal paese. Allora Sergey dovrà decidere se è più importante la legge del branco o quella del cuore.